Guzzanti, la femminista che disprezza le donneStronca le ministre di Renzi: solo immagine E in passato insultava le esponenti Pdl

Guzzanti, la femminista che disprezza le donneStronca le ministre di Renzi: solo immagine E in passato insultava le esponenti Pdl

Queste o quelle, per lei pari sono. E infatti, in passato, le accuse di misoginia e maschilismo se le è beccate dalle signore del Pd, nell'inedita veste di paladine di una ministra del Pdl, Mara Carfagna, insultata in pubblica e notissima piazza, piazza Navona, durante una manifestazione anti Cav. Sì, perché il femminismo insito nel dna di sinistra di Sabina Guzzanti, attrice, regista, anti Cav militante, subisce una sorta di mutazione genetica quando il suo bersaglio sono donne che fanno politica. E così, la stessa Sabina che va nelle piazze e ai convegni sui diritti delle donne, diventa quanto di più antifemminista possa esistere quando parla di ministre, deputate, o anche giornaliste, vedi l'imitazione di Lucia Annunziata che ha fatto infuriare («Mi tratta da deficiente!») la conduttrice di In mezz'ora e direttore di Huffington Post Italia.
È toccato anche alle donne del governo Renzi. Intervistata da Maria Latella durante un incontro su «Il potere delle donne», la Guzzanti ha sparato: «Il nuovo governo è mostruoso e le nuove ministre sono donne immagine». La colpa di Maria Elena Boschi, Marianna Madia e compagne? «Sono giovani, come possono avere le competenze necessarie per essere ministri? Si scelgono giovani e inesperte che poi fanno leggi a favore degli imprenditori senza neanche accorgersene. Marianna Madia è un esempio di donna al potere per raccomandazione». Colpa, naturalmente, del Cav. «La questione femminile – ha aggiunto la Guzzanti – con il berlusconismo è diventata solo pornografia».
Et voilà, l'insulto è servito, visto che, bene che vada, le ministre renziane sono state tacciate di essere delle utili idiote. Comunque, a loro, è andata meglio che a Mara Carfagna, all'epoca con delega alle Pari opportunità. Era il luglio del 2008. Dal palco del No Cav day la Guzzanti accusò esplicitamente la Carfagna di essere ministro per virtù che nulla avevano a che fare con la politica. «Attacco misognino», «maschilista», fu l'urlo contro la Guzzanti. Non delle signore del Pdl, ma delle donne del Pd, da Anna Paola Concia a Paola Binetti. Persino Rosy Bindi, mai tenera col Cav, prese le distanze dalle offese. La Carfagna, invece, querelò. E nel 2012 ottenne un risarcimento di 40mila euro.

«Ho avuto torto, pagherò, però...», ammise la Guzzanti sul suo blog. Ma, le ministre Pd definite «donne immagine» docunt, dicono che Sabina il vizio di donna che odia le donne giovani, carine e in politica non l'ha perso.

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