"Interazioni social mai così basse". La verità sul crollo di Calenda

Dai social, dove Carlo Calenda ha sempre fatto un gran lavoro di fidelizzazione, arriva il segno inesorabile del suo declino politico

"Interazioni social mai così basse". La verità sul crollo di Calenda
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A causa delle intemperanze e della sindrome da prima donna di Carlo Calenda, il progetto del Terzo Polo ha perso efficacia prima ancora che potesse concretizzarsi. Il leader di Azione è sempre molto attivo sui social, dove non manca di sferrare i suoi attacchi anche a Matteo Renzi. Si può dire che gran parte della strategia elettorale di Carlo Calenda si sia sviluppata sui social, dove nel tempo il leader di Azione ha saputo costruire la sua base. È qui che Calenda è più forte ed è qui che ha costruito la sua credibilità, con interventi spesso mirati e ficcanti. Ma questo non è bastato e il Terzo Polo, affidato alle sue mani, è collassato su stesso con una scia di rancori e di accuse hanno di fatto interrotto il progetto avviato con Matteo Renzi, che aveva come obiettivo le elezioni europee del 2024.

E così, mentre sembra essersi avviata una diaspora da Azione verso Italia viva, che in questo momento si dimostra maggiormente attraente rispetto al partito di Calenda, quest'ultimo sta vivendo forse la sua crisi politica più profonda. Non tanto perché si è interrotto il progetto del Terzo Polo, quanto perché sta perdendo il mordente in ambito social. Per uno come lui, questo è il vero segnale di un declino, la cartina al tornasole di un problema grosso che non sembra essere destinato a risolversi in breve tempo.

Le interazioni sul suo profilo non sono mai state così basse e questo dimostra che anche la base che da sempre lo segue sembra aver iniziato un lento declino. Anzi, nemmeno poi tanto lento se si analizzano i numeri da settembre a oggi. Per quanto concerne i like e le connessioni, si può parlare di un vero e proprio crollo per Carlo Calenda, il che è significativo della sua azione politica. Agli elettori non piacciono le schermaglie che il leader di Azione ha iniziato con il suo ex alleato Matteo Renzi, accusato da Calenda di essere stato la causa della fine del Terzo Polo.

È ora in corso una vera e propria guerra dei Roses tra i due, che si arricchisce di nuovi elementi giorno dopo giorno. Oggi sono stati annunciati i passaggi in Italia viva di Naike Gruppioni e di Giulia Pigoni.

"Se in tanti vogliono andar via dal partito qualcuno dovrebbe cominciare a porsi qualche domanda...", ha dichiarato Matteo Renzi, dando voce ai malesseri e alle oggettività di un partito e di un leader in declino.

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