L’INTERVISTA LINO BANFI

«Ciao raghezzo».
In pugliese?
«Sì mi ha fatto il verso, di solito invece mi chiama “vecchio” perché ho due mesi più di lui. Ma mi ha fatto un grande regalo veramente. Non pensavo mi avrebbe chiamato con tutti i chevoli (gli impegni, ndr) che ha col G8».
Invece Silvio Berlusconi è stato il primo stamattina a telefonarle per i suoi 73 anni.
«Sì, diciamo che è un’abitudine, però non si riesce sempre, dipende dagli impegni che ha. Perciò gli ho chiesto: ma come hai fatto a ricordati di me mentre hai da fare con tutti questi grandi uomini di Stato?».
E lui?
«Mi ha detto che sono importante anche io, sono il G9, un amico. E questo è molto bello, mi ha molto inorgoglito».
Di cosa avete parlato?
«Abbiamo parlato venti minuti, ha voluto sapere di mia figlia Rosanna (malata di cancro, ndr), mi ha chiesto del film che ho finito di girare in Germania, dove parlo in tedesco senza sapere una sillaba di tedesco. Poi, come al solito quando ci sentiamo, io gli dico: ma chi chezzo te lo ha fatto fare?».
“Chezzo” cosa?
«Di fare il politico».
Risposta?
«Si è messo a ridere. Altre volte magari avvertivo delle titubanze, stavolta invece l’ho sentito molto contento di come sta andando».
Le ha parlato del G8?
«Mi ha detto che è felice perché è andato tutto bene, e poi che Obama è una persona eccezionale, simpatico, ama raccontare barzellette. Che è uno dei nostri insomma».
Lei conosce il Cavaliere da molti anni.
«Dalla fine degli anni ’70, lo conobbi a una convention, non c’era ancora Publitalia. Quella sera scoprimmo che cantiamo le stesse canzoni francesi, con la stessa tonalità, anche se lui canta meglio. Diventammo amici. E mi chiamò per Risatissima su Canale 5. E lì, voglio dirlo a chi ci legge, sa che facevo?».
Dica.
«Facevo la satira su di lui».
La satira del Cavaliere su Canale 5?
«Sì gli trovavo tutti i difetti, lo prendevo in giro sulla statura, sulle orecchie grandi. E più gli trovavo difetti più lui si divertiva. Finché dopo tre mesi lui mi chiese se volevo più soldi. Io gli dissi che volevo solo la sua amicizia. Lui fece fermare l’auto su cui stavamo viaggiando, si girò e mi disse: “Con questa frase mi hai fregato per tutta la vita”».
Amici.
«Poi mi ha ricoperto di regali. È una persona generosa. Anche se i giornali cercano sempre di estorcere dei difetti suoi, anche da me».


Anche da lei?
«Mi ha chiamato un giornale spagnolo, di Barcellona, che a tutti i costi voleva che dicessi qualcosa di negativo di Silvio. Ma che devo dirvi io? Siamo amici, ci vogliamo bene. Ma con me capitano male questi».

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