L'effetto Schlein è già finito: il Pd torna a perdere voti

L'elezione della nuova segretaria aveva fatto registrare una crescita del Pd, ma la luna di miele sembra essere già finita: secondo il sondaggio Emg i dem perdono lo 0,3%

L'effetto Schlein è già finito: il Pd torna a perdere voti

Fin da subito il trionfo di Elly Schlein alle primarie ha fatto esultare la galassia dem, convinta di poter contare su una segretaria in grado di risollevare le sorti e rilanciare l'azione politica del Partito democratico. I primi sondaggi avevano aumentato la dose di entusiasmo: l'effetto di crescita era prevedibile, visto che di fronte a un nuovo leader si tende a registrare ottimismo. Ma la luna di miele tra la nuova leader e l'elettorato rosso sembra già essere finita, visto che un recente sondaggio ha dato conto di un nuovo calo dei dem nelle intenzioni di voto.

Il Pd di Schlein perde già voti

Parla chiaro la rilevazione di Emg illustrata nel corso di Agorà, programma di approfondimento politico in onda su Rai 3. A colpire è il dato relativo proprio al Partito democratico che, dopo una fase iniziale di ripresa, è tornato a perdere consenso: il Pd resta sì davanti al Movimento 5 Stelle, ma nel giro di una settimana perde lo 0,3% e scende al 17,8%. Tra l'altro la quota di quello 0,3% lasciato per strada è la stessa che invece ha recuperato il M5S di Giuseppe Conte, che ora si attesta al 16,5%.

L'effetto Schlein potrebbe essere così arrivato al capolinea. Il vento di speranza è già venuto meno? Di certo non siamo di fronte a un'emorragia irrecuperabile, ma è curioso che nel giro di pochi giorni si è già palesato un calo per quanto riguarda le intenzioni di voto. E probabilmente il Pd continuerà a restare sulle montagne russe a causa della perenne lotta con il Movimento 5 Stelle, che punta a strappare la guida delle opposizioni e a non farsi calpestare i piedi dal nuovo Partito democratico.

Gli italiani bocciano la sinistra

Dal sondaggio in questione emerge una realtà che conferma la distanza delle posizioni della sinistra rispetto alle reali esigenze degli italiani. Il totale dei partiti di centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati) cresce dello 0,4% e ammonta al 47,2%, confermando che l'operato del governo guidato da Giorgia Meloni non sta affatto creando malcontento nell'elettorato della coalizione. È siderale il vantaggio sul centrosinistra (Pd, Verdi-Sinistra italiana e +Europa) che invece non riesce ad andare oltre il 23,6% (-0,7%).

Il dato che dovrebbe preoccupare il Partito democratico è anche quello sulla fiducia nei principali leader che guidano i partiti italiani. Al primo posto c'è Giorgia Meloni (48, +2), seguita da Matteo Salvini (39, +1) e Luca Zaia (38, +1). Subito dopo si trova Giuseppe Conte (35, +2). Elly Schlein si ferma a quota 31. La nuova segretaria dovrà interrogarsi sulla sua ricetta e sul baricentro spostato tutto a sinistra: tra Ius Soli, ddl Zan, legalizzazione della cannabis e immigrazione il nuovo Pd rischia di essere la fotocopia di quello vecchio, allontanandosi dagli elettori e dalle priorità che indicano gli italiani.

Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Emg Different;
b) Committente: Rai spa;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Totale

contatti: 2.000 (tasso di risposta: 66%); rifiuti/sostituzioni: 676 (tasso di rifiuti: 34%);
e) Interviste effettuate nel periodo 9 marzo 2023 con rilevazione telematica su panel;
f) Il sondaggio è disponibile qui.

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