Schlein imbarca anche le Sardine e prepara una nuova ammucchiata rossa

Ci sono anche Mattia Sartori e Jasmine Cristallo nella direzione del Partito democratico, come confermato nella prima assemblea di Elly Schlein

Schlein imbarca anche le Sardine e prepara una nuova ammucchiata rossa

Elly Schlein esulta per le 10mila nuove tessere di partito registrate nell'ultima settimana ma non ha specificato da dove arrivino. Infatti, non si tratta persone che, di punto in bianco, hanno deciso di iscriversi al Pd ma di una sorta di assorbimento da parte del partito delle piccole realtà che si erano formate quando il Pd scelse di spostarsi verso il centro. Con lo spostamento tutto a sinistra di Elly Schlein, però, si sta assistendo quasi a un "ritorno all'ovile" dei fuoriusciti ma anche un ingresso nuovo da parte di chi si è sempre considerato l'antipolitica e ora, invece, entra a pieno in quel meccanismo, forse con l'ambizione di una di quelle poltrone che hanno sempre detto di schifare ma che, ora, sembrano l'unico obiettivo.

In particolare, sono le due Sardine che si dichiaravano più dure e pure, quelle che hanno hanno attirato gli scontenti della politica, che volevano avviare una rivoluzione ma che ora si adattano, si inseriscono in quelle trame che volevano rompere. In altre parole, si imborghesiscono, tradendo tutto quello che è stato il loro passato. Mattia Santori e Jasmine Cristallo, infatti, sono tra i nomi nuovi per la direzione del Partito democratico. Abbandonano il principio dell'antipolitica e si uniscono al grande carrozzone di Elly Schlein, che sembra sempre più una grande ammucchiata rossa che, abbandonato definitivamente il centro, si piazza a sinistra e tradisce il nome che porta da 15 anni.

Certo, evidentemente per lei innovazione significa riportare il partito indietro di anni, alle utopiche proposte di patrimoniale e a quelle dello ius soli, che gli stessi suoi elettori hanno dimostrato di non avere particolarmente a cuore. Nei suoi due interventi, uno dei quali lungo oltre un'ora, Elly Schlein ha fatto numerose citazioni, ricordando anche Bruno Astorre, trovato morto all'interno palazzo Cenci, dove si trovano gli uffici dei senatori, e David Sassoli. Ha menzionato i suoi predecessori e citato anche Papa Francesco, augurandogli il meglio per i suoi dieci anni di pontificato. "Ringrazio per la sapiente guida sempre il presidente Mattarella", ha detto il segretario, che ha avuto parole anche per Romano Prodi.

E poi un si è rivolta ai sindacati, mandando loro un messaggio, con una promessa: "Li incontrerò tutti".

Nelle repliche finali, poi, Schlein ha ricordato Giulio Regeni e citato Patrick Zacki: "Lo vogliamo presto libero". Infine, con il solito buonismo spicciolo e senza cognizione di causa, ha definito "una vergogna per l’Italia e l’Europa" il naufragio in acque sar libiche.

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