La pressione fiscale è alle stelle. Il governo Monti, anziché abbassare le tasse, le ha alzate inserendo nuovi balzelli che gravano sui portafogli dei contribuenti italiani. Scatta la controffensiva della Lega Nord che ha depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per "dare la possibilità alle regioni di creare una federazione che passa attraverso un referendum e che possa definire un proprio sistema fiscale autonomo". Ad annunciarlo è stato il segretario del Carroccio Roberto Maroni che ieri, nel paese dove visse Gianfranco Miglio, ha parlato in particolare dell’obiettivo di una "euroregione" più che di una macroregione del nord. "A sostegno di questa iniziativa - ha spiegato l'ex ministro dell'Interno - raccoglieremo firme dalla prossima settimana".
Quello che propongono i vertici leghisti è di fare in modo che il Piemonte, la Lombardia e il Veneto si tengano i tre quarti del gettito fiscale che pagano i cittadini come tasse. Ad oggi, le tre Regioni del Nord tengono mediamente un terzo. Ieri mattina Maroni si trovava a Domaso, il paese dell’ideologo leghista Gianfranco Miglio, scomparso nel 2001, per ricordare proprio la figura di quest’ultimo in un’iniziativa promossa dal Movimento Giovani Padani nel giorno dell’anniversario della dichiarazione di indipendenza della Padania pronunciata a Venezia nel 1996. E l’occasione è servita al segretario della Lega per lanciare un progetto di macroregione in linea con gli studi del professore. Progetto che, ha spiegato, "rispetto a quelli annunciati da altri è molto diverso e più vantaggioso, è un processo di autodeterminazione e di costituzione di una nuova entità, l’euroregione padana". I giornalisti hanno chiesto all'ex titolare del Viminale di precisare meglio come tutto ciò differisca dalla proposta di una macroregione del nord avanzata dall’alleato presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
"La proposta di Formigoni va fatta a Costituzione vigente e quindi le regioni devono fondersi tra di loro - ha risposto Maroni - lui ha in mente una maxi-Lombardia o una fusione tra Piemonte, Lombardia e Veneto che non verrà mai accettata. Noi siamo per l’autodeterminazione, per una federazione», che dunque passa per la modifica della Costituzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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