Renzi a Rtl: "Berlusconi e Grillo si insultino. Io devo governare"

Il presidente del Consiglio invita i cittadini a non disertare le urne alle Europee e mette in chiaro: non è un referendum sul governo

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di un comizio elettorale a Bari
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di un comizio elettorale a Bari

Se Silvio Berlusconi e Beppe Grillo sono in questi giorni protagonisti di un duro scontro, il segretario del Partito Democratico non vuole entrarci. "Mi fanno anche tristezza", dice Matteo Renzi a Rtl, aggiungendo di dover pensare piuttosto a governare il Paese e che "se poi si vogliono dare di Hitler e dintorni facciano loro".

Secondo Renzi "serietà" e "persone preparate" sono la formula che serve in questo momento, quella da portare al Parlamento europeo, perché "l'Italia merita di più degli insulti e dei vaffa", a cui vuole contrapporre "il cambiamento".

In vista dell'appuntamento elettorale, Renzi invita i cittadini a non disertare le urne, "perché se non votiamo l'Europa non si occupa di noi" e critica l'idea che il voto del 25 sia un referendum sulla politica nazionale: "Anche se domenica il Pd arrivasse primo, ipotesi alla quale io credo, non cambierebbe niente neanche in positivo".

Il governo tornerà invece centrale domani, quando si terrà un Consiglio dei ministri che Renzi ha definito "bello e impegnativo". "Sto combattendo come un pazzo - ha aggiunto - come un leone per dire: non credete a chi vi dice che la democrazia è morta, la Repubblica è finita, l'Italia non ha chance".

"Se qualcuno pensa che sia Casaleggio a dover guidare l'Italia in Europa è giusto che voti 5 stelle", dice il segretario Pd, che però vede nel suo partito la forza in grado di cambiare l'Unione.

Tra le cose che ritiene vadano modificate, lo ha ripetuto spesso negli ultimi giorni, l'impegno per i migranti che rischiano la vita nel Mediterraneo: "L'Europa gira la testa d'altra parte".

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