Ecco quali sono le tre possibili decisioni che la Cassazione potrebbe prendere in merito al processo Mediaset: conferma della sentenza della Corte d’Appello di Milano; annullamento secco e quindi assoluzione; annullamento con rinvio ai giudici di secondo grado.
Nel primo caso, se la Suprema Corte dovesse convalidare la sentenza di secondo grado, Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale, verrebbe condannato in via definitiva a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Interdizione che però, per diventare effettiva, dovrà passare il vaglio del Parlamento: spetterà infatti alla Giunta per le immunità votare la decadenza di Berlusconi da senatore e quindi la sua incandidabilità per il prossimo quinquennio.
Se gli ermellini dovessero accogliere uno dei molti motivi di ricorso contro la condanna di secondo grado elaborati dalla difesa, il professor Franco Coppi e l’avvocato Niccolò Ghedini, la sentenza dello scorso 8 maggio verrebbe annullata: o senza rinvio e, quindi, l’ex premier sarebbe assolto definitivamente; o con un rinvio del procedimento ad altri giudici della corte d’appello di Milano.
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