
Parma di nuovo al centro delle polemiche. Dopo l'università che ha offerto agli studenti il viaggio verso Roma per seguire la manifestazione pro-Ue organizzata da Michele Serra, ecco che un dirigente scolastico del Liceo Romagnosi ha organizzato un'assemblea straordinaria per parlare del Manifesto di Ventotene.
"Ovviamente non si è trattato di una semplice lezione di storia, ma di una critica politica alle parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni", dice il deputato della Lega Rossano Sasso che ha diffuso la notizia sui suoi canali social mettendo in evidenza un aspetto molto importante: "Non mi risulta che ci sia stato un contraddittorio, una voce contraria nel nome del pluralismo e della democrazia". Il dirigente scolastico promotore dell'iniziativa è Pier Paolo Eramo, un ex consigliere comunale di centrosinistra che ha sfruttato anche i canali social istituzionali per sponsorizzare l'evento e nella mail inviata agli studenti parlava chiaramente di "distorta e gravemente offensiva" lettura del Manifesto di Ventotene portata avanti dal presidente del Consiglio alla Camera. "Oggi al Parlamento è stata gravemente distorta e offesa la memoria di un testo che tutta l'Europa ha sempre considerato come uno dei fondamenti della sua ricostruzione postbellica, del processo di unificazione e dell'affermazione della pace e dei diritti umani, scritto nel 1941 da persone private della libertà del regime fascista", si legge testualmente nella mail che è stata resa pubblica da Sasso. Nella missiva si chiarisce inoltre che lo scopo dell'assemblea è "restituire a questo testo e ai suoi autori la memoria che meritano". Secondo il leghista Sasso "ancora una volta, un dirigente scolastico, che è prima di tutto un docente ed educatore, utilizza il proprio ruolo e la scuola pubblica per propagandare la propria ideologia". Il deputato ricorda il recente caso della scuola di Carpi (la stessa scuola che adotta libri di testo che attaccano Salvini) che gira le mail dell'Anpi agli studenti, mentre a Verona un dirigente scolastico ha punito uno studente che protestava contro la scala LGBT.
"Credo fermamente nella libertà di ricerca e nell'autonomia dell'insegnamento, rispetto la stragrande maggioranza degli insegnanti che svolgono con professionalità e dedizione il proprio mestiere, ma non tollero chi utilizza la scuola come se fosse una sezione di partito. Basta con la vostra continua e imperterrita opera di indottrinamento", chiosa Sasso.
Il Vangelo troxista non dice che la gauche al caviar deve privarsi dei suoi beni, ma voleva espropiare gli altri di beni e diritti. E c'è pure chi adora sguazzarsi in quel fango.
Ma i falce-martellati riusciranno mai a mettersi d'accordo almeno con se' stessi ?
Dubito sia stato fatto leggere e spiegato, ma creare sempre disordini, manifestazioni, gli studenti sono n prima linea. Non sanno il motivo, ma basta non andare a #squola.