Esiste un momento in cui la corda si spezza e quel momento sembra essere arrivato anche per Beppe Sala il progressista. Il sindaco di Milano viene ormai scaricato da tutti, anche dagli amici, da quelli che l'hanno sempre sostenuto e ne hanno intessuto lodi come nemmeno ha fatto Penelope quando aspettava il ritorno di Ulisse. D'altronde, la misura è colma per tutti, anche perché le misure che intende assumere il sindaco (oltre quelle già assunte) ora iniziano a toccare anche le tasche della piccola borghesia dei bastioni. Lo dimostra tra tutti Tommaso Zorzi, gran sostenitore di Sala in qualità di sindaco amico della comunità Lgbt, nonché radical-chic per eccellenza. Insomma, Sala è il sindaco che è sempre piaciuto a quelli che vogliono piacere.
Ma ora tutto è cambiato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'influencer è stata la proposta del sindaco di dare una regolata al mercato di AirBnb, la piattaforma che permette a tutti di affittare la propria casa per un periodo di tempo più o meno lungo. Dove nasce il problema? Che trattandosi di affitti transitori, spesso anche solo per un giorno, portano nelle casse degli affittuari molti più soldi rispetto a un affitto regolare e, di conseguenza, tolgono migliaia di appartamenti dal mercato. In questo modo fanno sì che quelli che ancora affittano nel mercato contrattualizzato possano alzare a dismisura il costo dell'affitto, perché per un'offerta elevata ci sono pochi appartamenti.
"Io ho votato Sala sempre ma ultimamente la città di Milano è completamente allo sbando", scrive Zorzi nel suo post di sfogo, al quale è seguita una lunga serie di video parlanti. Accusa il sindaco perché a Milano ci sono "scippi e furti ogni giorno, piste ciclabili messe a caso senza specchi per le curve, con rischio di investire ogni momento. Disperati che si drogano in pieno giorno per strada e un generale senso di pericolo costante". Giusto: tutto quello che ha detto Zorzi su Milano, omettendo anche le violenze e le molestie sessuali, nonché l'elemento che contraddistingue la maggior parte dei reati, ossia la componente straniera, è vero. Ma perché svegliarsi ora? Non per un senso di coscienza che si propone improvvisamente per denunciare la deriva di Milano. No, solo una pezza per accompagnare, e quasi giustificare lo sfogo per il tema principale: "Come se non bastasse, con le rate del mutuo duplicate, vuole impedire anche alle persone di mettere a reddito i propri immobili. Pagati a peso d'oro. Mi sembra una follia".
Ecco dov'è il vero nodo: come ha spiegato successivamente, l'influencer possiede alcuni appartamenti a Milano che affitta tramite la piattaforma AirBnb. È regolarmente registrato presso il Comune, quindi la sua è un'attività completamente lecita all'interno dei confini di una regolamentazione comunale, che però non esiste. Lui fa bene a rivendicare il diritto di voler mettere a reddito i suoi immobili, ma perché si accorge dell'incapacità di Sala e dell'insicurezza di Milano solo quando il Comune sembra voler ridurre la sua capacità di guadagno? Al cittadino medio di Milano, che vive facendo un lavoro normale e può a malapena permettersi di acquistare una casa, il tema di Airbnb non appassiona come quello della sicurezza. Al contrario, a chi vive come Zorzi in una condizione di privilegio, guai a toccare il proprio orticello che gli permette di mantenere lo status.
Ma tant'è. Il dato rilevante principale è uno: Sala è inviso da tutti.
Non lo sopportano quelli che non l'hanno votato, visto che vuol trasformare Milano in una città per ricchi e non garantisce le condizioni minime di sicurezza, e non lo tollera più nemmeno chi l'ha votato pensando fosse "uno di loro", radical-chic in difesa dei simili, perché si permette di mettere in discussione il facile guadagno che permette di fare la vacanza chic d'estate e di alzarsi al mattino con tutta calma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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