La solita Cgil è pronta a bloccare il Paese

In una nota, la Cgil ha annunciato una serie di mobilitazioni contro la manovra di bilancio del governo Meloni. Cisl si sgancia

La solita Cgil è pronta a bloccare il Paese

Al termine del direttivo della confederazione sindacale Cgil, Cisl e UIL, guidata da Maurizio Landini, in una nota firmata dal comitato direttivo della Cgil si annuncia che è stato dato mandato alla segreteria nazionale "di mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, nessuna esclusa, per sostenere le piattaforme rivendicative unitarie e le nostre richieste tese ad ottenere le risposte necessarie ad affrontare questa fase che rischia di peggiorare rapidamente la condizione delle persone, aumentare le disuguaglianze sociali e territoriali, bloccare lo sviluppo del Paese". La rimostranza dei sindacati è contro la "manovra sbagliata", come è stata definita nella nota.

Le sigle sindacali, supportate dalle opposizioni del governo, sono pronte alle barricate per chiede di effettuare modifiche nella manovra, perché "non risponde alle reali emergenze del Paese". Le nuove sollevazioni, come viene fatto sapere d'ala Cgil, saranno in continuità e coerenza con lo sciopero generale proclamato lo scorso 16 dicembre 2021. Ma l'iniziativa della Cgil non ha trovato l'appoggio della Cisl: "Serve dialogo e confronto per migliorare e rafforzare la legge di stabilità. Così l'esecutivo Cisl respinge all'unanimità l'invito della Cgil di ieri e dell'esecutivo Uil di oggi a mettere in cantiere una mobilitazione contro la manovra che non da risposte alle piattaforme unitarie. Il sindacato terrà su questo iniziative ed assemblee nei luoghi di lavoro e sui territori".

Secondo la Cgil, il governo nelle sue decisioni non avrebbe ascoltato il sindacato e avrebbe agito in totale autonomia. "La bozza di Legge di bilancio - afferma - colpevolizza e colpisce i più poveri, accresce anziché contrastare la precarietà, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l'iniquità del sistema fiscale", spiegano ancora dal sindacato. Ancora una volta, il sindacato alza la voce e avanza la pretesa di legiferare e sostituirsi al governo sotto la minaccia degli scioperi: "Non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, mortificando il ruolo del lavoro pubblico, non modifica la legge Fornero e cambia senza alcun confronto preventivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in essere".

La Cgil ha proposto all'esecutivo che si avviassero con la legge finanziaria "riforme vere costruite con il mondo del lavoro ispirate dai criteri della

solidarietà, della giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali capaci di prospettare un nuovo futuro per il Paese".

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