Ncd, Alfano apre a Renzi: "No a governi di sinistra"

Il leader di Ncd scalda i motori per formare un nuovo esecutivo. Ma avverte: "Faccia grandi cose o è meglio votare"

Ncd, Alfano apre a Renzi: "No a governi di sinistra"

Anche Angelino Alfano scarica Enrico Letta. Il leader di Ncd apre al nuovo governo, anche a guida Matteo Renzi, purché sia di "emergenza o necessità, se non lo si vuole chiamare di servizio", e non diventi un esecutivo "politico di sinistra o centrosinistra". "Se così fosse - avverte - non potremo aderirvi".

L'annnuncio delle dimissioni "definitive" di Letta da premier arrivano non appena la direzione nazionale del Pd approva, con una maggioranza bulgara, l'ordine del giorno di Matteo Renzi che sfiducia il governo in carica. Poco prima del passo indietro, il premier ha voluto vedere proprio Alfano e i ministri del Nuovo centrodestra per un faccia a faccia oprativo. Domani, dopo il Consiglio dei ministri, Letta salirà al Colle per rassegnare le dimissioni. "Il governo Letta è stato fatto cadere per uno scontro interno al Pd e alla evoluzione della leadership del Pd, è arrivato un nuovo segretario e di fatto stasera cade il governo a guida Pd", spiega Alfano in conferenza stampa stigmatizzando duramente la conclusione a cui è giunta la direzione del Pd. "Sento un dovere di coscienza, non solo verso Ncd ma anche e soprattutto verso gli italiani, di spendere nei confronti di questa esperienza parole più generose di quelle del Pd", continua il vicepremier sottolineando che Letta avrebbe meritato di "ricevere parole più generose da parte del Pd". Alfano tesse quindi le lodi di Letta e difende l'operato dell'esecutivo che, a suo dire, ha ereditato "un’economia con segno meno, la recessione" e "il crollo dell’occupazione". "Ora - assicura - c’è il segno più quindi questo è un governo che si accomiata dal paese lasciando l’economia con il segno più: sono diminuite le tasse sulla casa, c’è stata la prima diminuzione delle tasse sul lavoro, sono diminuite le tasse sulla restrutturazione edilizia".

Nonostante le lodi sperticate a Letta, Alfano non chiude certo alla possibilità di formare un nuovo governo col Pd, anche a guida di Renzi. "Non siamo innamorati della possibilità di durata fino al 2018 - spiega - ma incidere» sulle questioni che consideriamo importanti".

Lo slogan di Ncd è sempre lo stesso: "O si fanno grandi cose o se si devono fare piccole cose meglio andare al voto". "Noi - aggiunge Alfano - siamo forti dei sondaggi e non abbiamo paura del voto«, »se l’quilibrio« del governo »si sposta a sinistra noi preferiamo il voto".

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