Roberto Saviano ha definito, in uno dei suoi ultimi tweet, Matteo Salvini come "ministro della Mala Vita". Il vicepremier ha deciso di procedere con una querela contro lo scrittore ma nel frattempo i consiglieri di maggioranza della commissione di vigilanza Rai hanno deciso di alzare la voce per denunciare l'imbarazzante silenzio della sinistra, che si è strappata le vesti e ha chiesto la testa di Filippo Facci, ottenendo l'esclusione dalla Rai per un articolo pubblicato su un quotidiano. Ora Lega e Fratelli d'Italia chiedono ai vertici dell'azienda pubblica di intervenire su Saviano davanti a un'uscita violenta e offensiva contro le istituzioni di questo Paese. Abbiamo raggiunto Augusta Montaruli, deputata e vicepresidente di Fratelli d'Italia nella commissione di Vigilanza Rai, per capire cosa potrebbe accadere ora.
Onorevole, definire Salvini “ministro della Mala Vita” può essere considerata una forma di critica in licenza letteraria?
Ma quale licenza letteraria, siamo all’attacco alle istituzioni e pluralismo, siamo all’offesa infarcita di menzogna per alimentare l’odio politico e annientare chi la pensa diversamente. Tutto questo è incompatibile con il servizio pubblico. Il diritto di critica non è il diritto all’aggressione.
A seguito di questa affermazione, e di tutte le altre precedenti, Saviano è compatibile con l’etica del servizio pubblico?
Sono i vertici Rai che scelgono chi merita di esserne parte ma i criteri devono essere uguali ed equi applicabili a tutti in maniera paritetica. Su questo non si transige, su questo vigiliamo e questo chiedo venga applicato anche a Saviano. Se l’offesa è un parametro per l’esclusione, se lo è la con condividibilità delle parole con cui un concetto viene espresso, è evidente che Saviano dimostra che non ha i requisiti.
Saviano ha un contratto in essere, esistono gli estremi per una rivalutazione della sua posizione?
È quello che chiediamo noi all'azienda che farà le sue valutazioni e a cui sottoponiamo le nostre osservazioni.
Lo stop preventivo di Facci può creare un precedente in tal senso?
Se la Rai ritiene che debba essere seguito un registro questo vale per tutti.
La commissione di vigilanza Rai come procederà su questo caso?
Il gruppo di Fratelli d’Italia sta preparando un quesito sulle posizioni assunte da Saviano e sul suo ingaggio in Rai.
Non temete che dalle opposizioni vi si contesti di voler censurare Saviano?
Non si può tacciare di censura chi ha promosso un nuovo corso per la prima volta garantendo spazio a tutti nonostante in passato l’opposizione - cioè FdI - venisse esclusa addirittura dai Cda. Prova ne è che Saviano uno spazio in Rai al momento lo ha. Il rispetto di un pluralismo reale che finalmente viviamo non può però essere scambiato come licenza a un attacco costante fondato sulla bugia.
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