Le parole pronunciate ieri dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nel corso della trasmissione di Rai 2 Restart-L'Italia ricomincia da te, hanno creato un putiferio politico. In serata il premier Giorgia Meloni è intervenuta a spegnere ogni polemica.
“Per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti”. Questa la frase incriminata detta dall’esponente del governo che ha aizzato i rappresentanti politici della minoranza. Quando poi il vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo lo ha incalzato, affermando che“senza vaccini sarebbe stato magari peggio”, Gemmato ha replicato: “Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”.
Le reazioni sono state immediate ed è partita la corsa a chiedere le dimissioni del sottosegretario. Ha cominciato il leader del Pd Enrico Letta che ha scritto su Twitter: “Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica”. Ancora più duro Carlo Calenda, del Terzo polo, il quale ha affidato sempre ai social media il suo pensiero. “Gemmato si deve dimettere. Un sottosegretario alla Salute che non prende le distanze dai No vax – ha evidenziato - è decisamente nel posto sbagliato”. Si è scomodato perfino l’infettivologo Matteo Bassetti, il quale non ha tardato a esprimere la sua opinione in merito. “Ma come si fa a dire che non c'è prova scientifica che i vaccini sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto”, ha twittato il medico.
Il gran polverone creato ha reso necessaria la puntualizzazione del sottosegretario Gemmato. “I vaccini sono armi preziose contro il Covid – ha dichiarato in una nota – le mie parole sono state decontestualizzate e quindi sono diventate oggetto di facili giochetti politici. Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l'opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni rilasciate ieri alla trasmissione Re Start di Rai 2”. Il rappresentante del governo Meloni ha poi continuato: “Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili. Come sottosegretario alla Salute ed esponente di Fratelli d’Italia voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche. L'attività parlamentare di questi anni testimonia in maniera limpida e coerente la posizione mia e di FdI. Siamo passati dall'emergenza alla convivenza con il virus anche grazie ai vaccini, adesso è tempo di guardare avanti”.
E in serata anche Giorgia Meloni è intervenuta per spegnere ogni polemica: "Al G20 di Bali, ho ribadito come la pandemia abbia mostrato la grande fragilità delle nostre società dinanzi a crisi sanitarie inaspettate", ha scritto il premier sui social, "La vita sta tornando progressivamente alla normalità grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione e alla responsabilizzazione dei cittadini, ma tali situazioni di pericolo vanno affrontate in modo strutturale, senza mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Se non si ha la salute a nulla serve la libertà. Ma di contro, cos'è la salute senza libertà?".
A sostegno di Gemmato è arrivata anche la dichiarazione del vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera Luciano Ciocchetti. “Restiamo basiti – ha sottolineato – dall'ennesima strumentalizzazione della sinistra sulle parole decontestualizzate del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
Il Pd cavalca una fake news pur di attaccare il governo Meloni. La linea di FdI sui vaccini è da sempre limpida in favore della scienza e del diritto alla salute. Non prendiamo lezioni da partiti ed ex ministri che hanno fatto dell'incoerenza la propria bandiera”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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