Il Pd sospende il tesseramento

La sinistra fa lo struzzo e non affronta lo scandalo delle tessere false: niente iscrizioni dall'11 al 24 novembre, ma sabato e domenica i circoli restano aperti. Civati: "È tardi"

Il Pd sospende il tesseramento

Lo scandalo delle tessere false ha messo in crisi il Partito democratico a ormai nemmeno un mese dalle primare. La sinistra è nel caos, con gli anti-renziani che le studiano tutte pur di mettere in cattiva luce il sindaco di Firenze e Renzi stesso che perde l'occasione di criticare il partito e la dirigenza. Un guazzabuglio che rischia di costare caro al Pd, con sempre meno elettori disposti a spendere due euro per scegliere il proprio leader.

Per "ripulirsi" e sgombrare il campo da ulteriori attacchi, la Direzione nazionale ha così deciso con dodici voti contrari e due astensioni su 223 membri di sospendere il tesseramento dei nuovi iscritti dall'11 novembre fino al 24, giorno in cui si terrò la Convenzione nazionale. Chi vorrà iscriversi, però, troverà aperti i circoli sabato e domenica.

Una decisione che lascia un po' l'amaro in bocca e dà l'idea che il Pd preferisca nascondere la testa sotto la sabbia piuttosto che confrontarsi con la scandalo. "Ho deciso di votare contro la proposta di sospensione del tesseramento dopo questo fine settimana", confessa Pippo Civati, "È una proposta tardiva e insufficiente, che non affronta i veri problemi, non sanziona le irregolarità già attuate, e limita la partecipazione.

Chiedo quindi a tutti, nei territori, di vigilare: non vorrei infatti che, tra sabato e domenica, i singoli elettori desiderosi di tesserarsi trovassero più ostacoli dei signori delle tessere all’assalto delle federazioni".

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