"Pronti alla conta". L'area Bonaccini prepara lo sgambetto a Schlein

Alta tensione nel Pd per la partita sui capigruppo: il segretario può finire sotto. Dai filo-Bonaccini arriva l'avvertimento: "Se non ci sarà l'accordo allora andremo alla conta"

"Pronti alla conta". L'area Bonaccini prepara lo sgambetto a Schlein

Gli animi all'interno del Partito democratico si fanno sempre più infuocati. La vittoria di Elly Schlein alle primarie, inizialmente vista come un fatto positivo di rinnovamento, aveva fatto scattare il dubbio su quello che sarebbe stato l'atteggiamento di chi ha sostenuto la mozione di Stefano Bonaccini. Ed ecco che nel giro di poche settimane si palesa il primo vero duello tra le due fazioni in occasione della partita per i capigruppo: chi è vicino al governatore dell'Emilia-Romagna minaccia di andare alla conta al buio nel caso in cui non si dovesse raggiungere un'intesa comune.

L'ira dei filo-Bonaccini

Su questo fronte si è giunti a una posizione così dura alla luce dei toni del confronto nel corso della giornata. "Se non ci sarà accordo sui capigruppo siamo pronti alla conta", è l'avvertimento nettissimo che l'Ansa attribuisce alle fonti vicine a Bonaccini. A quel punto ogni scenario sarebbe imprevedibile. La tensione è alta e con il passare delle ore prende forza l'ipotesi che il progetto di una segreteria unitaria possa saltare. Dagli ambienti di Elly Schlein viene riferito che lo schema resta lo stesso, prevedendo quindi due nomi di maggioranza (le opzioni sono Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera).

Ovviamente la minoranza, cioè i filo-Bonaccini, non gradisce una proposta del genere. Ma va detto che inizialmente non si trattava di un "no" pregiudiziale: stando a quanto appreso e riferito dall'Agi, in principio non si escludeva che si potesse dare il via libera a due capigruppi indicati dal neo segretario. C'era però una condizione ben precisa da rispettare: favorire un confronto in grado di portare a una scelta concordata. Un requisito che evidentemente non è stato rispettato e che ha portato all'irrigidimento.

Lo sgambetto a Schlein

In sostanza Elly Schlein rischia già di subire uno sgambetto e, se tutto ciò fosse confermato, testimonierebbe ancora una volta la tendenza del Partito democratico a essere caratterizzato da liti interne e battaglie tra correnti. Tra le altre possibilità Bonaccini potrebbe anche non indicare nessuno, lasciando così le mani libere. Ecco perché l'ipotesi della conta è tutt'altro che lontana e irrealizzabile. Fino a martedì si proverà a trovare una convergenza, ma sarà complicato scongiurare gli strascichi del caso.

Se alla fine si deciderà di andare alla conta non sono da escludere sorprese, "visto che i rapporti di forza sono invertiti rispetto al risultato delle primarie".

Non si può non cogliere il sottotesto che sa di avvertimento: Elly Schlein dovrà adoperarsi per raggiungere una mediazione altrimento lo scontro sarà inevitabile e il muro contro muro potrebbe portare a conseguenze pericolose per l'unità del Pd.

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