Quell'Italia che si riprende (ma solo sotto le coperte)

Dal fidanzato di Ischia che pubblica il video con l'ex e poi si pente al fiscalista di Padova che filma ogni partner: il sesso in telecamera mai così di moda. E la tecnologia si adegua

Quell'Italia che si riprende (ma solo sotto le coperte)

Bel modo di chiudere la carriera e farsi ricordare dai posteri. Uno stimato professionista di Padova - mai incontrato in Italia un professionista che non sia stimato - guadagna gli onori della cronaca alla bella età di 75 anni con il suo bottino di guerra a luci rosse.

In un decennio di riprese ha oscurato il mito di Tinto Brass, filmando e fotografando con cura dei particolari le sue evoluzioni assieme a donne di ogni età, dalle minorenni fino alle babbione. Rivelano le cronache locali come nel suo personalissimo cast ci fossero studentesse e signore sposate degli ambienti bene (neanche a farlo apposta: stimate pure loro). Duecento euro per scritturarle e via con il ciak.

Il problema è che adesso sta uscendo tutto in un'inchiesta per prostituzione, molestie, minacce e tentata estorsione: il Tinto de noantri è accusato da una sua «attrice» di 22 anni che ad un certo punto ha deciso di chiudere la carriera, subendo però la persecuzione del regista commercialista tributarista, facciamolo pure artista, orientato a fargliela pagare divulgando il materiale di repertorio.

Tremano le provincie di Treviso, Belluno, Padova e Vicenza, si legge sulla stampa veneta. Le riprese contengono scene che potrebbero fare molto male in tanti salotti rispettabili. Magari non è così, ma queste storie del pecoreccio d'estrema provincia vengono sempre condite così. Al Nord come al Sud. Ormai il filone del sesso amatoriale (stupenda la coincidenza lessicale) è diventato una voce corposa del nostro ansimante Pil. Non passa giorno che dagli angoli più remoti d'Italia non saltino fuori vicende piccanti, e questo che manda in rete le evoluzioni con la moglie di quell'altro, e il fidanzatino scaricato che rovina la fidanzatina, e il salumiere stallone che svergogna la virtuosa pettinatrice. Un fiume in piena, una cineteca sconfinata.

L'altra mattina a Ischia è andato esaurito il giornale Il Golfo, evento eccezionale nella disastrata editoria cartacea del giorno d'oggi: a comprare tutte le copie un gruppo di amici inviati alle edicole da un ragazzo pentito, pentito d'aver diffusa in rete il filmino di 48 minuti che lo ritrae all'opera con la fidanzata, ormai ex e dunque meritevole d'essere rovinata a mezzo video. Il ragazzo ha cercato in extremis di emendarsi spendendo una cifra per eliminare dal mercato il giornale che parlava della hard-carognata, ottenendo però l'unico risultato di amplificare a livello nazionale una faccenda fino a quel punto molto paesana.

La verità è che le moderne tecnologie stanno cambiando radicalmente il nostro costume sessuale. Le nostre abitudini, i nostri gusti. La gente si intrattiene nelle alcove come sempre, dalle origini dei tempi, ma ultimamente vuole immortalare la faccenda per i più svariati motivi: per riguardarsi con più calma tipo moviolone di Biscardi, per conservare un caro ricordo, per documentare i record al bar con prove provate, per puro esibizionismo, per mettersi in archivio materiale scottante, si sa mai che prima o poi torni buono scopo vendetta o ricatto.

Raccontano gli esperti che ormai il porno dilettantistico e casalingo sta andando molto più forte di quello professionale. Piccoli rocchisiffredi crescono, piccole moane crescono. Per i professionisti del ramo, accusati di recitare soltanto sesso finto e annoiato, si fa sempre più dura. E la stessa scienza sta cercando in qualche modo di tenere il passo: attesissimo su piazza il lancio dei famosi occhiali con cinepresa incorporata, che indossati in sede di amplesso permettono al partner di vederlo anche come lo vede l'altro (non so se ho capito bene, comunque ci sarà il libretto delle istruzioni).

Anche l'occhio vuole la sua parte, dicevano i socratici, o forse erano gli oculisti. Resta il fatto che la tecnologia ha compreso la novità del mercato e asseconda la creatività, fornendo strumenti sempre più evoluti. Già con il semplice telefonino ci stiamo dando dentro. Ma quello è solo l'inizio, come il bianco e nero dei fratelli Lumiere. Presto gli effetti speciali.

Sarà possibile rivedere l'azione come ai Mondiali, dalle più impensabili angolazioni. Più che coricarci a letto, andremo in cabina di regia. A seguire, dibattito e analisi tecnica. Più pagelle.

Sinceramente non sono sicuro che tutto questo sia amore.

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