Il virtuoso "effetto Berlusconi" continua. Ieri come oggi. Forza Italia vive ancora di "ottima salute", a dimostrazione che quell'intuizione politica nata ad Arcore nel 1994 è ancora valida. Il partito fondato da Silvio Berlusconi ha raggiunto la quota di 100mila iscritti, dato che fa sorridere in primis il segretario nazionale Antonio Tajani, incaricato di portare avanti la creatura berlusconiana. "Abbiamo dei dati molto confortanti per quanto riguarda il tesseramento", ha comunicato il vicepremier e ministro degli Esteri durante l'odierna conferenza stampa sul tesseramento al partito.
"Siamo a quota centomila iscritti, un risultato che ci fa ben sperare per le prossime elezioni. Centomila iscritti che parteciperanno alla stagione congressuale che inizia la prossima settimana, dal 25 fino alla prima settimana di febbraio", ha aggiunto Tajani, commentando con soddisfazione i numeri del tesseramento. Questo - ha aggiunto il segretario nazionale di Fi - "ci rafforza nell'azione di governo, continuiamo a essere protagonisti". Il partito fondato da Silvio Berlusconi ha infatti un ruolo centrale nella compagine di governo, rafforzato anche da riscontri incoraggianti sul fronte dei sondaggi.
I "sondaggi, anche quelli meno benevoli, indicano Forza Italia in crescita", ha commentato al riguardo Tajani, tradendo un certo entusiasmo per il riscontro avuto dalle iscrizioni. "Neanche io credevo che sarebbero stati così tanti". L'esponente politico ha poi ricordato le tappe che riguarderanno nell'immediato il partito: "Inizia la prossima settimana la stagione congressuale. Si parte con i congressi provinciali dal 25 novembre fino alla prima settimana di febbraio e si concluderà il 24 e 25 febbraio con il congresso nazionale al palazzo dei congressi a Roma. Domani la segreteria nazionale approverà il regolamento del congresso ed eleggerà il commissione".
Molti - ha dichiarato ancora Tajani - "pensavano che la scomparsa di Berlusconi avrebbe potato alla fine di Forza Italia invece il presidente ha creato un movimento di persone che ci credono e queste persone non sono scappate, anzi. La reazione è stata quella di dire andiamo avanti e continuiamo a combattere la nostra battaglia politica.
Non sono molte le forze politiche che hanno centomila iscritti". Il ministro ha poi rimarcato una delle priorità legate al proprio ruolo all'interno del partito: "Berlusconi non c'è più e il mio dovere è di chiamare tutti a raccolta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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