Renzi a braccetto con D'Alema: "Insieme cambieremo l'Europa"

Il premier alla presentazione del libro di Baffino bacchetta gli anti euro. E glissa sulla candidatura di D'Alema a Bruxelles

Renzi a braccetto con D'Alema: "Insieme cambieremo l'Europa"

Le elezioni europee si avvicinano e Matteo Renzi finge di mordere alla gola Bruxelles per evitare al Pd il flop alle urne. "O l’Unione europea è una sfida politica e richiama la politica alla dignità del suo ruolo o noi perdiamo". È uno slogan che da settimane va ripetendo in ogni occasione. "C’è uno spread tra le aspettative dei cittadini e il rapporto con l’Europa, uno scollamento incredibile come dimostrano i sondaggi devastanti, uno tsunami", spiega in occasione della presentazione del libro di Massimo D’Alema Non solo euro. A preoccuparlo sono i sondaggi che danno i partiti anti euro in testa in mezza Europa. Tanto che sembra disposto a siglare una tregua armata con D'Alema a cui, solo alcuni mesi fa, augurava di trascorrere le giornate ai giardinetti.

All’indomani dell’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, Renzi torna a parlare di Europa e moneta unica. Lo fa al Tempio di Adriano, in una sala piena di storici big del Pci. In sala ci sono, infatti, Beppe Vacca, Alfredo Reichlin, Franca Chiaromonte e Walter Veltroni. Come già spiegato nelle scorse settimane, il presidente del Consiglio ribadisce che "l'Europa basata solo sulla stretta aderenza ai parametri tecnocratici allontana sempre di più i cittadini". I toni sono molto affini a certi euroscettici che di poco si distanziano dagli antieuro. D'altra parte le elezioni sono alle porte. E le urne per l'europarlamento rischiano di trasformarsi in una prima battuta per il Pd a guida Renzi. "In vista delle europee - spiega - se noi saremo in grado di raccontare che tipo di Europa immaginiamo forse sconfiggeremo i populismi che in Italia hanno le sembianze di Grillo e della Lega". Eppure in Francia, Gran Bretagna e Austria i partiti con più consensi sono proprio quelli che vogliono uscire dalla moneta unica. E in Italia il panorama non è affatto diferso: Cinque Stelle, Carroccio e Fratelli d'Italia rappresenteranno oltre il 30% degli italiani. Non solo. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha già fatto sapere che formerà un gruppo parlamentare insieme alla leader del Front National Marine Le Pen e agli altri partiti anti euro. Un confronto a cui il Pd non intende partecipare. D'altra parte, senza far troppi giri di parole, D'Alema bolla il referendum per uscire dall’euro come una "bischerata".

Per anni il Pd ha difeso a oltranza l'Europa dei tecnocrati, la moneta unica e le politiche di austerità della Merkel. Sebbene anche Renzi si sia sbracciato per ingraziarsi la cancelliera tedesca, almeno nei discorsi ha cambiato toni. "Dobbiamo uscire dalla sudditanza per cui in Europa andiamo a fare gli esami - avverte - gli esami li fanno i cittadini non le grandi istituzioni europee". Ricordando la forza del settore manifatturiero e l'avanzo primario del Belpaese, rimarca quindi che l'Italia non è "l’ultima ruota del carro" del Vecchio Continente. Tuttavia, spiega, "anni di dichiarazioni che avremmo fatto la fine della Grecia hanno raggrinzito le ambizioni di un Paese". Il capo del governo promette, quindi, il rispetto del vincolo del 3% a patto che Bruxelles mantenga gli impegni presi: "La partita non si gioca sulle misure economiche ma nel mostrare ai partner che le riforme le facciamo sul serio, in tempi certi, senza scadenza di legislatura e avendo il coraggio di mettere in discussione tabù che per trent'anni non sono stati toccati". E questa partita D'Alema e Renzi sembrano volerla giocare insieme. "Facciamo parte della stessa squadra", dicono.

Non a caso l'ex premier regala al neo premier la maglia della Roma, numero 10, quella di Francesco Totti. E non a caso il neo premier glissa su un'eventuale candidatura dell'ex premier a Bruxelles.

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