Renzi tira dritto sull'Italicum: "Partitini arrabbiati? Si arrangino"

Il sindaco di Firenze: "Trovo sconcertante non la discussione sulle preferenze ma che a fronte di un quadro che mette il Senato gratis, le Regioni a dieta, un taglio di un miliardo ai costi della politica, il ballottaggio, il premio di maggioranza si protesta. Chiamate Goldrake, più di così non potevo arrivare"

Renzi tira dritto sull'Italicum: "Partitini arrabbiati? Si arrangino"

Dopo l'intesa raggiunta con Silvio Berlusconi, Matteo Renzi tira dritto incurante delle critiche che provengono dalle altre forze politiche. "Trovo sconcertante non la discussione sulle preferenze ma che a fronte di un quadro che mette il Senato gratis, le Regioni a dieta, un taglio di un miliardo ai costi della politica, il ballottaggio, il premio di maggioranza si protesta. Chiamate Goldrake, più di così non potevo arrivare", ha tuonato Renzi. A Scelta Civica che chiede di abbassare la soglia di sbarramento dell’Italicum, il segretario democratico risponde così: "Dico che il giochino è interessante. Con tutto il rispetto, si mette la soglia di sbarramento proprio per evitare il ricatto dei partitini. I partitini si arrabbiano? Si arrangiano. Basta al potere di ricatto. Se quelli che contestano le preferenze mettessero le primarie il problema sarebbe risolto".

Tornando all'accordo siglato con il Cavaliere, Renzi, ospite di Porta a Porta, ha spiegato: "Berlusconi diceva, ci sono le dichiarazioni, prima facciamo l’accordo per la legge elettorale, poi election day. Ora dice "il Governo non mi piace" ma possiamo andare avanti con le riforme. Quindi se c’era uno interessato a votare - quindi io sulla base dei sondaggi - ora ha fatto un passo indietro". Ma poi Renzi spiega: "Ci sarà una nuova legge elettorale, né spagnola, né tedesca (l’Italicum) che dice basta al porcellum ma che evita anche i rischi del consociativismo da prima Repubblica. Si divide il territorio in collegi (non grandi circoscrizioni come avveniva con il Porcellum). Per fare un esempio. Nel collegio di Firenze eleggeremo cinque deputati: con il Mattarellum erano quattro deputati e due senatori. Dunque il rapporto eletto-elettore torna a essere quello del Mattarellum. Chi vince vince e governa con una maggioranza solida, come avevamo promesso: purché superi almeno il 35% dei voti. Se non li supera si va al ballottaggio, come per i sindaci. Si evita del tutto - insomma - il rischio della palude . I piccoli partitini, che hanno rovinato il centrosinistra, avranno uno sbarramento del 5% se coalizzati, dell’8% se corrono da soli. Fin qui, per me, un’ottima legge. Uno dei temi più contestati è la mancata espressione delle preferenze. Lo confesso: sono un sostenitore delle preferenze. Purtroppo sul punto si è registrata una netta ostilità di Forza Italia. Ottenuto il via libera alle riforme costituzionali, il superamento del Senato, la lotta ai consiglieri regionali che fanno i furbi, la semplificazione istituzionale Stato Regioni, il principio del premio di maggioranza, il ballottaggio, la lotta ai piccoli partiti non sono riuscito a ottenere le preferenze. Vero, non ce l’ho fatta. Su questo punto abbiamo ceduto. Altrimenti saltava tutto". In merito al governo, Renzi ha dichiarato: "Dal segretario del Pd, Letta non avrà la richiesta di uno strapuntino, non dico una poltrona, ma nemmeno uno sgabello".

In serata Renzi ha incontrato i deputati del Partito Democratico e ha iniziato il summit con una battuta: "Ci vediamo una volta alla settimana, una alla Camera e una al Senato, appena stresso ditemelo, mi pare di avere già iniziato...". Il segretario poi si è fatto serio e ha avvertito: "Il passaggio di oggi è decisivo, senza riforme la legislatura rischia. Il Pd è centrale, se riusciamo facciamo tutti insieme le riforme".

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