"Puniremo gli scarti umani russi". Missili di Mosca su Poltava: colpita una scuola e un ospedale, oltre 50 morti

Almeno quasi 50 morti e 235 feriti: è il tragico bilancio dell'attacco missilistico russo contro la città di Poltava, regione dell'Ucraina centrale regolarmente bersaglio della Federazione Russa

"Puniremo gli scarti umani russi". Missili di Mosca su Poltava: colpita una scuola e un ospedale, oltre 50 morti
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Un attacco missilistico russo sulla città di Poltava, in Ucraina, ha causato la morte di almeno 49 persone e oltre 219 feriti. In un video, Zelensky ha affermato che le forze russe hanno utilizzato due missili balistici, danneggiando un edificio dell'Istituto Militare delle Comunicazioni e colpendo anche una scuola e un ospedale. Il leader ucraino ha aggiunto di aver ordinato un'indagine completa e tempestiva per chiarire le circostanze dell'attacco.

Fonti dell'esercito ucraino hanno fatto sapere che ci sono molti militari tra le vittime dell'attacco. In una nota confermano che ci sono "decine di morti e centinaia di feriti: abbiamo perso i nostri coraggiosi ucraini, i nostri fratelli e sorelle, i soldati". Le Forze armate annunciano che verrà avviata un'indagine per accertare se è stato fatto abbastanza per proteggere chi si trovava nell'istituto militare colpito.

Il presidente ucraino ha anche dichiarato sull'app di messaggistica Telegram che i "criminali russi" saranno certamente chiamati a rispondere di questo attacco. Ha ribadito la necessità di rafforzare le difese aeree dell'Ucraina con l'aiuto dell'Occidente e ha esortato gli alleati a consentire l'uso delle loro armi a lungo raggio per colpire più in profondità nel territorio russo, al fine di proteggere il Paese. Il governatore della regione, Philip Pronin, ha fatto sapere che sotto le macerie potrebbero esserci almeno 18 persone. Pronin, ha scritto la Bbc, sa spiegato che risultano danneggiate 10 edifici residenziali.

La richiesta di Zelensky all'occidente

Il leader ucraino ha poi aggiunto, commentando l'attacco missilistico di Poltava: "Sono necessari subito attacchi a lungo raggio che possano proteggerci dal terrore russo, non in un futuro indefinito. Purtroppo, ogni giorno di ritardo significa perdita di vite umane". Anche Sviatlana Tsikhanouskaya, leader dell'opposizione bielorussa, ha condannato l'attacco della Federazione russa contro la città di Poltava: "Sono profondamente sconvolta dalla devastante notizia dell'attacco missilistico russo contro un'istituzione educativa e un ospedale a Poltava, in Ucraina, che ha causato la morte di almeno 41 persone innocenti e oltre 180 feriti. Questa violenza insensata contro i civili è un crudo promemoria degli orrori quotidiani che il popolo ucraino affronta".

La consorte del blogger e youtuber Sjarhej Cichanouskij, principale oppositore del presidente bielorusso, ha poi aggiunto: "Non dobbiamo permettere che queste atrocità ci rendano insensibili. La comunità internazionale deve rimanere unita nel condannare questi atti di aggressione e nel fornire all'Ucraina tutto il supporto necessario per difendere la sua libertà. Il mio cuore è vicino alle vittime e alle loro famiglie in questo momento inimmaginabile".

Cos'è accaduto nelle ultime settimane

Negli ultimi giorni, la guerra tra Russia e Ucraina ha visto un'escalation significativa. L'attacco missilistico russo che ha colpito un istituto militare a Poltava, causando almeno 41 morti e oltre 180 feriti, rappresenta infatti uno degli attacchi più mortali dall'inizio del conflitto. Nel frattempo, Kiev ha condotto il più grande attacco di droni dall'inizio della guerra, colpendo 16 regioni russe, inclusa la capitale Mosca. Zelensky ha rinnovato le richieste di maggiore supporto militare dall'Occidente, in particolare per sistemi di difesa aerea e armi a lungo raggio.

Il presidente russo Vladimir Putin, durante una visita in Mongolia, ha affermato che l'offensiva russa continuerà nonostante le perdite subite. Nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno abbattuto un caccia MiG-29 dell'aeronautica ucraina e 37 droni.

Secondo il Ministero della Difesa russo, le unità dei gruppi di combattimento "North", "South" e "Center" hanno inflitto pesanti perdite alle forze ucraine in diverse regioni, tra cui Kharkov e la Repubblica Popolare di Donetsk. Complessivamente, l'esercito ucraino ha perso oltre 1.300 soldati, numerosi veicoli corazzati e sistemi d'artiglieria, inclusi pezzi d'artiglieria forniti dagli Stati Uniti.

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