L'Europa è pronta a riconoscere all'Italia il ruolo di rilievo che le spetta. Stando a quanto appreso da fonti interne alla Commissione Ue e riferito dal quotidiano tedesco Die Welt, per Raffaele Fitto s'intravede all'orizzonte una carica di vertice nella Commissione Ue: al ministro italiano, fresco di indicazione da parte del governo, potrebbe essere affidata la vicepresidenza esecutiva con responsabilità legate all'Economia e al Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) nel nuovo esecutivo guidato da Ursula von der Leyen. Che avrebbe già preso le prime decisioni per la selezione dei prossimi 26 commissari europei.
Si tratterebbe di un'ottima notizia per il nostro Paese, che potrebbe così vantare un commissario con delega su due temi di primo piano. D'altronde solo pochi giorni fa Manfred Weber - leader dei popolari in Europa - dopo l'incontro con Fitto, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si era mostrato ottimista sullo spazio da protagonista da riservare all'Italia: "L'Italia è uno dei Paesi più importanti, Meloni e Tajani hanno preso molti voti alle Europee, a differenza di Macron e Scholz che ne sono usciti come i grandi perdenti. Io sostengo l'attribuzione di un forte ruolo per l’Italia".
Il pacchetto complessivo dovrebbe essere definito e successivamente formalizzato entro la fine di questa settimana. Sembra che, oltre al rappresentante designato per la politica estera dell'Unione europea, von der Leyen avrà al suo fianco altri quattro vicepresidenti esecutivi. Die Welt offre poi altre anticipazioni. Il lettone Valdis Dombrovskis dovrebbe occuparsi delle questioni dell'espansione e della ricostruzione dell'Ucraina. La socialista Teresa Ribera Rodriguez è considerata la favorita per assumere il ruolo di responsabile del tema relativo alla Transizione in qualità di vicepresidente esecutiva: se fosse confermata l'indiscrezione, rappresenterebbe un profilo guida nel sostegno alle proposte legislative per la trasformazione in ambito sociale, digitale ed ecologico. Il francese Thierry Breton dovrebbe agire sul fronte dell'Industria e dell'Autonomia strategica. Per l'olandese Wopke Hoekstra si profila l'incarico come commissario europeo al Commercio, mentre l'ambito del ceco Josef Sikela dovrebbe essere l'Energia.
Uno degli obiettivi fissati da Ursula è quello di agire sul piano della deregolamentazione, una delle questioni chiave che andranno affrontate fin da subito. Non a caso sono due le questioni che, almeno nelle intenzioni, avranno maggiore importanza politica e che dovrebbero essere direttamente collegate al capo della Commissione: lo slovacco Mario Sefkovic potrebbe essere il responsabile della riduzione della burocrazia e delle questioni interistituzionali; al polacco Piotr Serafin dovrebbe essere affidata la responsabilità del Bilancio.
Proprio Serafin potrebbe essere chiamato a guidare i negoziati sul nuovo Bilancio settennale dell'Unione europea. Ovviamente i candidati, dopo essere stati ascoltati, dovranno ricevere il semaforo verde dal Parlamento in autunno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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