Riforma lavoro, la Camusso: "Non crea nuovi posti Dal governo lacrime di coccodrillo"

Il segretario generale della Cgil replica alle parole del ministro del Lavoro e sottolinea la necessità di portare avanti la sciopero e rafforzarlo

Riforma lavoro, la Camusso: "Non crea nuovi posti Dal governo lacrime di coccodrillo"

All'indomani dalla pubblicazione del testo del ddl sulla riforma del Lavoro non si fanno attendere le dichiarizioni dei sindacati. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, commenta le parole del ministro del Lavoro Elsa Fornero, dispiaciuta dalla mancata condivisione piena degli obiettivi con le parti sociali.

"Le trovo un po' lacrime di coccodrillo", commenta il segretario della Cgil, sottolineando come al governo fossero state fornite tutte le "condizioni per non doversi rammaricare". Secondo il segretario lo sciopero ora non solo è una prospettiva inevitabile, ma dovrà essere rafforzato. Il pacchetto da 16 ore è una decisione presa, sulla quale non ci sono margini per tornare indietro. "Si sta chiedendo di spostare la discussione", commenta, "e questo non va bene".

La Camusso rincara la dose e parla di un governo che non solo non cerca il dialogo, ma che anzi percorre intenzionalmente la "strada che rende dispari i diritti, l'opposto dell'idea di coesione e di unità del Paese". Pur di arrivare a questa divisione si "rinvia il decreto fiscale", non si parla "della crescita".

Sono parole non particolarmente concilianti, ma che non costituiscono una rottura dei rapporti tra esecutivo e parti sociali. Quello della Cgil "non è un muro contro muro ma un'idea di dove vogliamo portare il Paese". Tutti, a sentire la Camusso, dovrebbero "farsi un bagno di realtà", capire "come mai ci sono state così tante reazioni" e tensioni sociali. E come mai "ce ne saranno". 

La Camusso apprezza l'impegno rispetto all'Europa del governo, ma non manca di far notare come "sull’articolo 18 ci collochi con la Grecia". Su questo tema, hanno sbagliato anche Cisl e Uil, con cui la Cgil aveva lavorato per "una proposta unitaria".

"Credo che le parti sociali non siano una lobby", conclude la Camusso, che parla a margine dell'incontro del Forum Confcommercio di Cernobbio, replicando alle parole del numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni. "Il sindacato non può considerare se stesso una lobby. Penso che abbiamo messo in campo un’idea precisa che ad un comportamento illegittimo, deve seguire una forma di giustizia, che deve essere uguale per tutti i  comportamenti illegittimi. Questo è il punto che va sollevato".

Durante il Forum di Confcommercio c'è il tempo anche per parlare di Iva e a Corrado Passera, che sottolinea come "senza altre risorse, dovrà aumentare", la Camusso replica sottolineando che ne deriverebbe "uno straordinario peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle imprese".

La riforma del lavoro, per concludere, secondo il segretario della Cgil non porterà alla crescita, che non può derivare da nuove regole sul mercato. A servire sono nuovi investimenti.

La spinta non viene dalla riforma, ma "è utile a regolare il lavoro e siamo i primi fautori di un mercato regolato. Vorremmo però che ad ogni provvedimento, come per le liberalizzazioni, tutto questo mettesse in moto la crescita".

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