Sulla questione Brennero il ministro dei Trasporti Matteo Salvini alza la voce e annuncia che l'Italia è pronta a tutto per difendere i propri interessi personali. L'Austria, dunque, è avvisata.
Intervenuto all'assemblea di Confartigianato Trasporti, il leader della Lega e vicepremier ha toccato un argomento molto caro al nostro Paese, vale a dire la questione della concorrenza sleale degli autotrasportatori in ingresso in Italia. Si tratta di una tematica da tempo dibattuta da Italia e Austria, spesso arrivate allo scontro sulla questione. Adesso, però, l'Italia ha cambiato atteggiamento, ed è pronta a farsi sentire.
"I tempi sono quelli che sono e vado giù per le dirette, sicuramente se a gennaio non ci saranno segnali, se non si raggiungerà un accordo, noi chiederemo la procedura d'infrazione. Lo vedremo se ce ne sarà bisogno tra non molto", ha dichiarato Matteo Salvini, come riportato dalle principali agenzie di stampa.
Troppo a lungo si è discusso sulla concorrenza sleale degli autotrasportatori. Il vicepremier ha annunciato un incontro a gennaio col ministro tedesco, con il quale deciderà come procedere per portare il tema sul tavolo della Commissione europea. Salvini ha parlato di vero e proprio pressing sulla Commissione.
"Lo Stato Italiano ha strumenti per far capire che abbiamo perso la pazienza perché è inaccettabile che ci sia concorrenza sleale da parte di un Paese e di altre imprese", ha aggiunto. "L'accordo è che se non ci saranno segnali concreti già a gennaio 2023 ci vediamo sul Brennero, ho chiesto alla Polstrada i dati dei controlli dei camionisti stranieri in ingresso nel nostro Paese", ha proseguito il ministro.
Non solo. Matteo Salvini ha chiaramente dichiarato che se per allora ci saranno ancora soggetti che non rispettano le regole, ci saranno conseguenze. "Vedremo di rendere pan per focaccia, se non ci ascolteranno con le buone in qualche maniera ci ascolteranno", ha dichiarato, "perché non è possibile che in Europa ci siano Paesi di serie A e di serie B".
Salvini non le sta mandando a dire, insomma. Solo pochi giorni fa il nostro ministro dei Trasporti ha accusato direttamente l'Austria di stare facendo dumping, ossia di praticare esportazione di merci a prezzi molto più bassi di quelli praticati sul mercato interno.
"Non è possibile limitare l'accesso a mezzi e merci italiane.
Lo avessimo fatto noi al Brennero ci avrebbero sanzionato. Sono d'accordo con il collega tedesco: o ci sarà parità di condizioni, oppure chiederemo all'Europa di mettere l'Austria sotto infrazione", aveva affermato.
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