Schlein difende Gaza, il Pd senza una linea sbanda

La segretaria non tiene il partito e sui territori è il caos. Una contestazione a Livorno, pasticci anche a Firenze

Schlein difende Gaza, il Pd senza una linea sbanda
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I «ragazzi» di Elly Schlein vanno a briglia sciolta sul conflitto in Medio Oriente. Da Roma a Brescia. Passando per Firenze e Milano, la sinistra tentenna. Non si schiera con Israele. A Brescia la sindaco non ha voluto esporre la bandiera di Israele, ecco Livorno il vicesindaco Libera Camici (Pd) prende la parola a un presidio pro Israele ma rimedia una contestazione. «Innanzitutto dobbiamo lavorare per la pace» - dice il vicesindaco. Un rappresentante della comunità ebraica sbotta: «Prima si condannano i massacri, poi si chiede la pace. Solo a Livorno non è esposta la bandiera di Israele, c’è quella della pa ce, è una vergogna».

Il caso più spinoso poi è a Firenze: il sindaco Dario Nardella prenderà parte al corteo di solidarietà per Israele in programma domani. Si defila, invece, il presidente del consiglio comunale Luca Milani, un fedelissimo della segretaria: «Trovo sbagliate le manifestazioni pro Palestina e pro Israele, non servono alla causa della pace» commenta Milani. E Italia Viva ne chiede le dimissioni.

Non sono casi isolati. Anche Arturo Scotto e Mattia Santori, due esponenti molto vicini alla segretaria, la prendono alla larga, senza schierarsi al fianco di Israele. Il Pd targato Schlein non taglia i ponti con quei movimenti che non condannano Hamas. E dal passato spunta una partecipazione di Schlein, il 29 gennaio 2016 nella città di Milano, a un incontro pubblico dal titolo emblematico: «Basta con l’occupazione israeliana della Palestina». Si capisce, dunque, la difficoltà della leader del Pd e sposare la causa israeliana. E come al solito, Schlein parla ma senza dare una linea chiara: «Difendiamo il diritto di Israele a esistere.

Chiamiamo tutta la comunità internazionale a ogni sforzo per far valere le ragioni della convivenza pacifica tra due popoli e due Stati». In casa M5s la parlamentare del M5s Stefania Ascari precisa: «La nostra condanna all’attentato terroristico di Hamas è arrivata immediatamente, inappellabile e determinata».

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