L'esodo continua. Dopo il passaggio di alcuni esponenti di Azione a Italia Viva, accompagnato nei giorni scorsi da tensioni tra i due gruppi, i partito di Carlo Calenda continua a perdere pezzi. A beneficio di quello guidato da Matteo Renzi. È delle scorse ore la notizia di un ulteriore e significativo travaso: a trasferirsi al partito renziano sono stati infatti alcuni componenti della ex segreteria romana di Azione. Anche se - lo precisiamo subito - il movimento di Calenda smentisce e contesta questa dicitura, sostenendo invece che i "transfughi" non avessero alcun ruolo direttivo. Come intuibile, infatti, anche stavolta il cambio di casacca (peraltro abbastanza corposo) ha alimentato risentimenti e frecciatine tra le realtà politiche della fu alleanza terzopolista.
"Lasciamo Azione"
"Come dirigenti di Azione e componenti della ex segreteria di Azione Roma abbiamo deciso di lasciare Azione per aderire convintamente al progetto di costruzione del Terzo Polo con Italia Viva", hanno annunciato in una nota gli esponenti romani passati oggi nella galassia renziana. Si tratta nello specifico di Noemi Scopelliti, già segretaria di Azione Roma e delegata all'assemblea nazionale, Diego De Renzis, già vicesegretario e responsabile organizzazione di Azione Roma, Gianluca Fioravanti, consigliere Municipio XI e responsabile Formazione Azione Roma, Rosanna Stanco, coordinatrice della Giunta ombra e dei tavoli tematici Azione Roma, Luca Giacobbe, vicesegretario e responsabile Affari Legali Azione Roma, Enrico Pagano, già responsabile comunicazione Azione Roma, Luca Olivetti, già responsabile tesseramento Azione Roma.
"Non si tratta di uno scippo"
Nel loro comunicato, i sette "transfughi" hanno anche motivato la loro scelta. "Sia chiaro: non si tratta di 'scippo' ma della nostra volontaria richiesta di adesione a un partito, Italia Viva, che sta assumendo sempre di più il ruolo di primario interlocutore con tutti quei soggetti politici e movimenti che si riconoscono nella famiglia europea dei riformisti, democratici e liberali e che auspichiamo si uniranno alle prossime elezioni europee sotto le insegne di Renew Europe", si legge nella nota diramata. L'allusione presente nel testo era all'accusa di "scippo" che nei giorni scorsi Calenda aveva rivolto a Italia Viva, commentando l'inaspettato passaggio a Iv della deputata deputata Naike Gruppioni.
"La decisione improvvisa di Calenda di interrompere il processo di costruzione del Polo riformista con Italia Viva, seguita dalle continue dichiarazioni che ribadiscono una chiara e unilaterale intenzione di non voler presentare liste associate alle prossime elezioni europee, rappresenta l'ultimo atto politico incomprensibile per noi e per una consistente parte della comunità di Azione e dei nostri elettori che stanno assistendo attoniti, ormai da tempo, al disfacimento della linea politica del partito", hanno ancora lamentato gli (ormai) ex esponenti di Azione, di fatto sbattendo la porta in faccia al segretario del partito.
"Membri di una segreteria posticcia, già sfiduciati", la replica di Azione
La mossa e le modalità del suo annuncio non sono chiaramente piaciute ai calendiani, che a loro volta hanno reagito con toni seccatissimi. "Il comunicato dei 'componenti della segreteria di Roma' è una falsità. I firmatari non sono membri di alcun organo direttivo. Sono le persone di riferimento dell'ex segretaria di Roma, Noemi Scopellitti, decaduta a novembre del 22 per le dimissioni della maggioranza del direttivo romano che ha cosi sfiduciato la Scopellitti", hanno fatto trapelare fonti di Azione. Tra le ragioni - hanno aggiunto le medesime fonti - "oltre a quelle politiche, proprio la creazione di una 'segreteria' che non era né prevista ne consentita dalle regole. Insomma non sono dirigenti". Secondo Azione, piuttosto, i trasfughi sarebbero stati "membri di una segreteria posticcia e sono stati sfiduciati a prescindere da Iv e dal terzo polo".
Le tensioni tra i centristi
Infine, la stoccata ai renziani. A dimostrazione di un clima sempre più teso in area centrista. "Sappiamo che Italia Viva non ha dimestichezza con gli organi congressuali non avendo mai tenuto un congresso dalla sua fondazione, ma in ottica di gentile collaborazione siamo sempre pronti a offrire consulenza in materia", hanno fatto velenosamente sapere da Azione.
Ma Renzi al momento non sembra troppo urtato dalle frecciate degli ex alleati. "Il tempo ci sta dando ragione e chi viene da noi è perché crede nel progetto riformista", avrebbe commentato l'ex premier nel corso di una riunione, proprio in riferimento ai nuovi arrivati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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