Il segreto di Grillo: sotto le cinque stelle la falce e il martello

Ex Psiup, No Tav, Cobas e nostalgici del Pci: altro che facce nuove, ecco chi andrebbe in Parlamento con il voto al movimento del guru

Il segreto di Grillo: sotto le cinque stelle la falce e il martello

Roma - Né di destra, né di sinistra, né qualunquista. Nell'Italia delle utopie un partito del genere sarebbe forse nato. Ma la forza politica che si professa più trasversale e pulita dell'acqua (pubblica) si porta dietro una storia. Il MoVimento cinque stelle non è più un blog. Non è più solo la faccia e la voce di Grillo che urla e sbrana la Casta dal palco. Ora il partito è diventato un insieme di uomini e donne possibili rappresentanti del popolo. Con le loro storie, spesso ben radicate in un passato politico o ideologico. Vengono a galla amicizie e candidature circoscrivibili in un ambito preciso. Chi vota Beppe Grillo forse non sa, per esempio, che capolista in Senato del M5S in Piemonte è uno dei principali attivisti del Movimento no Tav. E che praticamente tutti i candidati piemontesi in lista definiscono la lotta contro la linea d'Alta velocità Torino Lione come una delle «battaglie regine» del loro mandato. Sono mesi e anni che Grillo ripete che i No Tav dei blocchi e delle occupazioni dei cantieri sono gente perbene, e li ospita sul blog. Ma ora l'amicizia diventa candidatura effettiva. Grillo sembra collocarsi con più lucidità in quella nicchia della sinistra respinta dai partiti che ora trova nelle cinque stelle un terreno di riscossa. Assorbe quelle aree di conflitto scontente di tutti, ma sempre in subbuglio. In un recente attacco durissimo contro i sindacati della Triplice, Grillo ha demolito Cgil Cisl e Uil, ma ha salvato i Cobas, con cui «facciamo molte battaglie insieme». In Calabria, i Cobas della sanità in sciopero hanno annunciato a gennaio che inviteranno «i 1032 precari e le loro famiglie a votare Beppe Grillo».

E c'è poi una sinistra intellettuale a cui il comico strizza l'occhio, ricambiato. Lunedì uscirà in tutte le librerie un libro a sei mani scritto da Grillo, dal suo spin doctor Casaleggio e da Dario Fo, dal titolo: Il grillo canta sempre al tramonto. Ora Rifondazione confluisce nella Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, ma con qualche rimpianto, se si ricorda che appena tre mesi fa Paolo Ferrero ventilava una «collaborazione» con il comico genovese. Micromega, il periodico diretto da Paolo Flores d'Arcais, in un recente sondaggio sulle preferenze di 25 intellettuali di sinistra, ha rivelato che Marco Travaglio ricorrerà al voto disgiunto: Rivoluzione civile alla Camera e Movimento 5 stelle al Senato. Anche Flores D'Arcais è per Rivoluzione civile e per M5s. Andrea Scanzi: «Con gli attivisti 5 Stelle in parlamento ci sarà un'opposizione reale che non farà sconti: l'esatto contrario dei Violante». E poi c'è il neoambientalismo, la forza attrattiva del MoVimento in special modo sui giovani, che si traduce nell'assorbimento di una serie di ex attivisti o simpatizzanti dei Verdi, partito da anni in declino. Intanto il comico porta avanti le sue guerre trasversali: «Porteremo via i beni ai politici come ai mafiosi - ha annunciato ieri dal comizio a Belluno - Faremo un'indagine fiscale sui politici. Nel movimento sono tutti ingegneri informatici».

Marco Scibona, di Bussoleno, 45 anni e valsusino, è il punto di riferimento dei No Tav che potrebbero approdare in parlamento. Testa di serie per il Senato in terra piemontese, ricorda nel suo curriculum le tante battaglie contro la linea Torino-Lione, «prima come manifestante, e poi sempre più attivamente nei comitati», e di come abbia collaborato al trasferimento del gruppo consiliare del M5s «nella roulotte presso il cantiere Tav».

Poi c'è il bacino della sinistra anni '60 e '70. Fabrizio Girani, 62 anni, negoziante, candidato di Voghera, si racconta così: «A 18 anni già mi esponevo come attivista del Psiup, dopo 4 anni il partito fu chiuso con la decisione del Congresso nazionale di confluire nel Pci». Nicola Costantino, che vive a Lione e siciliano di nascita: «A 15 anni ero il più giovane a occupare la sala consiliare del comune di Termini Imerese nella lotta per l'acqua». Ancora No Tav.

Fabrizio Gallo, candidato al Senato, di Novi Ligure, impiegato: «Faccio parte del coordinamento dei Comitati contro il Tav-Terzo Valico». Tra gli attivisti anti-alta velocità anche Federica Daga, 37 anni, capolista alla Camera nella circoscrizione Lazio 1.

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