"La retromarcia dei grillini, non bastano 2500 euro mensili. E Beppe: vanno bene 6 mila". Questo titolo relativo a un articolo di Repubblica, ha scatenato l'ira di Beppe Grillo che, dal suo blog, si è scagliato contro il quotidiano fondato da Scalfari accusandolo di pubblicare falsità.
"Quante balle si possono infilare in così poche parole? Certamente la Repubblicà batte ogni record. Ogni candidato del MoVimento 5 Stelle si è impegnato a rispettare il codice di comportamento che prevede 5.000 euro LORDI per l’indennità parlamentare percepita. Il codice non è stato oggetto di discussione, dibattito o revisioni", scrive il portavoce del Movimento 5 Stelle.
In realtà però la questione è complessa. Perché se è vero che il codice di comportamento del M5S parla di 5mila euro lordi, dall'altro non contempla nulla sulle indennità, diaria e benefit. Ecco dunque che, come è stato già rilevato, oltre ai 2500 euro netti, i parlamentari grillini potranno usufruire di 3.503,11 euro al mese di diaria; di 3.690 euro al mese come rimborso spese per l'esercizio del mandato, di 3.
995 euro ogni tre mesi se il deputato vive oltre i 100 chilometri da Roma; di 3.098,74 euro annui di rimborso delle spese telefoniche. Una somma che raggiunge gli 11mila euro circa. Ma su questo Beppe Grillo tace.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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