Il tempo è un dettaglio l'orologio è «smart» come un telefonino

L'orologio ha voglia di tornare a essere usato. L'avvento di pc e cellulari lo aveva confinato nel mondo dei gioielli (se prezioso) o dei braccialettio colorati. Questo potrebbe essere l'anno della rivincita, grazie a un'altra trasformazione: arriva lo smartwatch, sorta di telefonino da polso.
L'idea di indossare un dispositivo simile a quello usato da Dick Tracy, il famoso fumetto americano, non è affatto una chimera. A dire il vero modelli con funzionalità telefoniche esistono da tempo, ma ora la nicchia potrebbe esplodere grazie all'arrivo dei big dell'elettronica, Apple in testa. È bastato un articolo del New York Times per scatenare il tam tam sull'imminente lancio dell'iWatch, l'orologio intelligente della Mela. Stando all quotidiano americano, Corning Glass, la società che ha creato il vetro ultraresistente usato per lo schermo dell'iPhone, ha risolto i problemi tecnici della fabbricazione di un vetro flessibile necessario per un orologio. Anche il sito di gadget cinese Tech.163 lo scorso dicembre aveva riferito dell'intenzione di Apple di realizzare un dispositivo con schermo da 1,5 pollici che portasse al polso, via bluetooth, alcune funzionalità del suo smartphone. Per il momento sono solo voci, ma il terreno è effettivamente molto caldo, visto che si mormora anche di un possibile accessorio da Samsung. In questo caso sono addirittura circolate in rete delle immagini che si riferirebbero al sistema operativo che adotterebbe l'ipotetico Galaxy Watch, un software personalizzato, stile Metro, che consentirebbe di funzionare in simbiosi con il vero e proprio telefonino. Speculazioni che potrebbero essere confermate nei prossimi mesi insieme all'annuncio dell'atteso Samsung S4, mentre nessun dubbio esiste sul prodotto di Sony già in commercio. Vedremo. Di sicuro ad approfittare del grande interesse generato da questi rumors sono alcuni giovani e dinamici imprenditori come Eric Migicovsky, ideatore della start up che produce Pebble, lo smartwatch voluto dalla Rete. Grazie al sito di raccolta fondi Kickstarter, basato su piccole sottoscrizioni private, Eric è riuscito a riaccumulare in un mese ben 10 milioni di dollari per sviluppare il suo orologio. Il risultato è acquistabile online per 150 dollari. Si tratta di un dispositivo leggerissimo, solo 38 grammi, con tecnologia e-paper, quella usata dai lettori di libri digitali, che permette di gestire facilmente una serie di funzioni tipo smartphone: leggere al polso messaggi di ogni tipo (Facebook, Twitter, mail e sms), vedere chi sta chiamando, controllare la musica. Inoltre installando alcune app è possibile utilizzarlo anche per il monitoraggio delle attività sportive. Pebble è totalmente impermeabile e funziona sia con iPhone che Android.
Tra i prodotti più trendy del momento c'è pure l'italianissimo i'm Watch. Anche in questo caso l'intuizione è venuta a due giovani, Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini, che in poco tempo hanno perfezionato il loro dispositivo rendendolo il più innovativo, visto che gestisce tra l'altro le chiamate in vivavoce e consente di navigare. I'm Watch finanziato da Ennio Doris attraverso H-Equity, è stato tra gli oggetti più apprezzati durante il CES, la recente fiera di tecnologia di Las Vegas, anche per l'elegante design. Belli e affascinanti, questi smartwatch hanno però un difetto non banale, vanno ricaricati praticamente ogni giorno.

L'esosa connessione bluetooth e le batterie mini non consentono miracoli. Nonostante gli attuali limiti, le prospettive di crescita sono interessanti, grazie anche ai nuovi imminenti schermi Oled pieghevoli, che aprono la strada all'era del wearable computing, i computer da indossare.

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