MilanoGentile, solare, forse un po' troppo ingenua. Nadia (il nome è di fantasia) ha appena 21 anni e un piccolo deficit cognitivo che la rende molto vulnerabile. Così, dopo essersi allontanata senza avvertire nessuno, qualche giorno fa dalla sua abitazione svizzera nel Canton Ticino (secondo la polizia cantonale i suoi genitori avrebbero già sporto denuncia di scomparsa, ndr) la ragazza ha raggiunto Milano. Dove, martedì sera, ha incontrato due squallidi personaggi di 24 e 36 anni. Entrambi romeni, incensurati, con un lavoro regolare e padri di famiglia, i due hanno cominciato a chiacchierare con la giovane del più e del meno. Erano le 21, in piazzale Cadorna. Verso le 23.30 i romeni hanno invitato Nadia a seguirli per finire la serata in giro. E lei, docile, è salita sulla loro auto. Raggiunte le campagne dell'hinterland, tra Carugate e Bussero, però, i due ragazzi dall'apparenza innocua si sono trasformati in veri e propri orchi. Picchiata e stuprata con estrema violenza, Nadia è rimasta in balia dei suoi aguzzini per una quarantina di minuti. Quindi uno di loro se n'è andato a casa in auto e l'altro si è fatto dare un passaggio da un automobilista per raggiungere la più vicina fermata del metrò.
Ad accorgersi della povera Nadia - abbandonata seminuda sul ciglio della strada, ferita e in preda al panico - è stata una donna che passava di lì in auto e che ha avvertito il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Carugate, poi raggiunti da quelli della compagnia di Vimercate (gruppo di Monza).
Nonostante lo stato pietoso in cui si trovava Nadia ha collaborato molto con gli investigatori, descrivendo nei dettagli la «Polo» su cui era arrivata sin lì, piena di adesivi e con un seggiolino per bambini.
I carabinieri ci hanno lavorato tutta la notte, incessantemente. E alle 4 entrambi gli stupratori erano in manette, accusati di violenza sessuale.
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