Tosi si candida a premier e i pm gli danno la caccia

A un mese dalla discesa in campo del sindaco di Verona si moltiplicano le inchieste. Tre indagini sull'amministrazione nel giro di pochi giorni, l'ultima sul braccio destro

Tosi si candida a premier e i pm gli danno la caccia

Il suo debutto a Mantova da possibile (neanche certo) candidato premier del centrodestra, risale allo scorso 6 ottobre, neanche un mese fa. E il tour «Ricostruiamo il Paese», per presentare il suo progetto, ha preso il via giusto una settimana fa, da Palermo. Eppure Flavio Tosi, il sindaco «diversamente leghista» di Verona che, con la benedizione del Carroccio, va a caccia dei voti moderati del centrodestra e che vuol candidarsi, se mai saranno fatte, alle primarie di coalizione, sta già sperimentando la nemesi che colpisce chiunque osi aspirare a una posizione di vertice dello schieramento più preso di mira dalle procure: i pm di Verona, infatti, hanno già puntato la sua amministrazione e gli stanno col fiato sul collo. E anche se lo tsunami giudiziario, per adesso, lo ha soltanto lambito, visto che ha colpito il suo vicesindaco e braccio destro, il segnale, per Tosi, è sicuramente inquietante. Per la tempistica, visto che arriva proprio ora che il sindaco tenta il lancio in grande stile fuori dallo scacchiere di Verona e del suo Veneto. E per le prospettive future, dal momento che, al di là del merito delle singole indagini, la scure dei magistrati si abbatte su quel modello Verona che Tosi vorrebbe tentare di esportare su scala nazionale.

È una brutta aria quella che tira, da un po' di tempo a questa parte, nella città scaligera guidata da uno degli uomini di punta della nuova Lega voluta da Bobo Maroni. Da mesi si susseguono voci, veleni, «corvi» che denunciano che, altro che nuovo, la musica del malaffare amministrativo in città con Tosi non è cambiata. E adesso, puntuali come un orologio, sono arrivate anche le inchieste. Tre, nel giro di pochissimi giorni: quella sulla parentopoli nelle municipalizzate; quella sull'Agec, l'agenzia che si occupa delle proprietà immobiliari del Comune, che la scorsa settimana ha portato all'arresto di otto dirigenti e a una bella gatta da pelare per l'amministrazione visto che sono venute fuori anche alcune intercettazioni in cui si parla di «sabbia» da servire ai bimbi delle scuole al posto della carne; e dulcis in fundo l'ultimissima tegola, che ha colpito al cuore Tosi visto che l'indagato, Vito Giacino, oltre ad essere il vicesindaco, è uno degli uomini più vicini al primo cittadino, un ex Pdl candidato della lista civica che portava il suo nome. Cosa avrebbe fatto il vicesindaco? Ad accusarlo è un «corvo», un anonimo, che si scaglia, come ricostruisce Il Gazzettino, contro «l'arroganza» di Tosi e del suo vicesindaco. L'inchiesta riguarda la ristrutturazione di una appartamento acquistato dal vicesindaco, presunte corsie preferenziali in Comune per l'aggiudicazione di appalti pubblici. E consulenze legali che alcune ditte aggiudicatarie degli appalti avrebbero affidato alla moglie avvocato del vicesindaco. L'indagine è ancora nella fase preliminare. Allo stato attuale gli inquirenti hanno soltanto effettuato perquisizioni al Comune e nello studio legale in cui lavora la moglie del vicesindaco, acquisendo documenti. Giacino si protesta innocente. E Tosi si è schierato al suo fianco, dandogli fiducia. E insinuando un dubbio: «Il fatto della tempistica così ravvicinata è singolare, se lo chiedono in tanti...».

È preoccupato, Tosi. Per la prima volta lui, il leghista della prima ora che ha rottamato il padre del Carroccio Umberto Bossi, il sindaco che alle amministrative 2012 che lo hanno riconfermato ha messo con le spalle al muro, imponendo le liste civiche, sia il Pdl sia la Lega, l'aspirante homo novus del centrodestra, si sente braccato. L'improvvisa escalation delle indagini sulla giunta che lui guida è sotto gli occhi di tutti.

Così come è un dato di fatto che questa escalation, temporalmente, coincide con la sua discesa in campo. Chi in questi giorni l'ha incrociato, anche in tv dietro le quinte, parla di un Tosi in tono minore, silenzioso. Si vedrà. Del resto, la partita a scacchi coi pm è appena cominciata.

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