Toti presenta il suo libro: "La politica la dà sempre vinta alla giustizia"

Giovanni Toti, sul palco della Terrazza Colombo, ha presentato insieme al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, il suo libro, Confesso: ho governato, edito da Piemme

Toti presenta il suo libro: "La politica la dà sempre vinta alla giustizia"
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(Dal nostro inviato a Genova). C’è la prima presentazione, ma l’anteprima è della Guardia di finanza che sceglie proprio questo momento per sequestrare 175 mila euro nelle casse del Comitato Toti. Fuochi d’artificio, anche se previsti. Lui, Giovanni Toti, è sul palco della Terrazza Colombo, al trentunesimo piano del grattacielo Piacentini, con il direttore da Il Giornale Alessandro Sallusti che ha scritto la prefazione del libro, da domani in vendita, Confesso: ho governato, edito da Piemme.

Questo testo - spiega l’ex governatore, arrestato il 7 maggio e oggi in stand by come un telefonino in modalità aereo - non è un atto d’accusa contro la magistratura che pure ha sbagliato, secondo me, ma si rivolge criticamente alla politica che si è autoscreditata e l’ha sempre data vinta alla giustizia. A sinistra hanno sfilato per chiedere le mie dimissioni, senza pensare che magari la prossima volta toccherà a loro. A destra, dove pure la solidarietà sul piano personale non è mancata, c’è stata una gigantesca sottovalutazione del problema. Di queste cose non si parla".

E però anche la cronaca di giornata fa capire che qualcosa non quadra. “Oggi - spiega Sallusti - sono arrivate due notizie. Anzitutto, è stato assolto l’ex assessore lombardo alla sanità Giulio Gallera, messo alla gogna per la vicenda del Covid. E poi si è scoperto che per l’affaire Ruby Berlusconi è indagato anche da morto. Certi meccanismi non cambiano mai”.

Martina Maltagliati, volto Mediaset che conduce la serata, sottolinea che il volume non è una geremiade o uno sfogo, ma un’analisi sulla vulnerabilità del Palazzo. “Io sono cresciuto con Berlusconi - spiega Toti - che incarnava lo spirito liberale e ho cercato di portare un pizzico di quella rivoluzione liberale qui in Liguria”. “Proprio per queste ragioni - osserva Sallusti - Toti doveva essere fermato, esattamente come trent’anni si cercò in tutti i modi di sbarrare la strada al Cavaliere”.

Il prezzo pagato è umanamente alto, come sa bene Siria Magri, la moglie dell’ex

governatore seduta in prima fila. Ma il patteggiamento non è una sconfitta: “Toti ha patteggiato? Ha patteggiato anche la procura, la grande inchiesta - conclude Sallusti - ha partorito il topolino”.

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