“Aiuto chi posso...”. Grillo ostenta ingenuità sul traffico di influenze

Dal palco del teatro Brancaccio, Beppe Grillo torna sul traffico di influenze e, cadendo dalle nuvole, dichiara: "Non sapevo fosse illecito"

“Aiuto chi posso...”. Grillo ostenta ingenuità sul traffico di influenze

Beppe Grillo è in tour in queste settimane col suo spettacolo teatrale "Io sono il peggiore", in scena al teatro Brancaccio di Roma, durante il quale porta la sua esperienza personale e politica. Durante l'ultima replica ha parlato anche del caso Moby: "Adesso ho un processo per traffico di influenza ma io ve lo confesso qui: sono 40 anni che faccio traffico di influenza perché se posso aiutare qualcuno lo faccio, non mi aspettavo che fosse una cosa illecita". Il comico genovese sembra cadere dalle nuvole, ostenta una ingenuità che all'esterno non traspare sul caso della probabile richiesta di processo a Milano per Grillo e Vincenzo Onorato, patron del gruppo Moby, accusati di traffico di influenze illecite per una presunta "mediazione illecita" da parte del fondatore dei Cinque stelle.

In platea, ad assistere allo spettacolo del garante del Movimento 5 Stelle è arrivato anche Giuseppe Conte, che era già stato presente al teatro Mancinelli di Orvieto, lo scorso 15 febbraio. In platea presente anche Alessandro Di Battista. Ma dal palco del teatro Brancaccio, Beppe Grillo ha chiesto al pubblico di scrivere considerazioni o domande su alcuni foglietti anonimi, che poi il comico ha letto sul palco. In uno di questi foglietti, uno spettatore gli ha chiesto che fine ha fatto lo slogan clou del M5s, "onestà" e il garante ha replicato: "Il Movimento è nato per mettere un pò di sentimento nella politica ad esempio l'onestà ma l'onestà dovevamo tenerla nascosta. Abbiamo sbagliato a gridarla, non dovevamo gridarla anche se noi siamo davvero onesti".

Il fondatore del Movimento ha poi aggiunto: "Io sono onesto perché ho un tic nervoso e non riesco a non essere onesto". Solo pochi giorni fa, invece, dal palco di Firenze, Beppe Grillo si era paragonato a Gesù: "Io sono stato tradito come Gesù.

Ma come lui io non sono mica arrabbiato, come Gesù non lo fu con Giuda, sapeva che l'avrebbe tradito e disse: ‘Così il giorno dopo risorgo e vinco"". Parole che non sono piaciute a tanti e che non sono piaciute nemmeno al noto prete don Paolo Farinella, storico sostenitore della prima ora del M5S: "Farebbe bene a ritirarsi a vita privata".

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