Ma Berlino non tifa per noi

Dobbiamo stamparci in testa che gli interessi della Germania non sono i nostri, anzi, commercialmente parlando, sono esattamente contrapposti: la morte di un'impresa italiana è la vita per un'impresa tedesca

Ma Berlino non tifa per noi

La vera «svolta buona» sarà il momento in cui la Germania andrà su tutte le furie per una manovra economica italiana, altro che pacche sulle spalle dalla Merkel. Matteo Renzi ha poco da gioire per l'approvazione della cancelliera tedesca espressa dal suo portavoce Steffen Seibert che ha definito «ambizioso» il programma del nuovo premier: l'appoggio tedesco non ha portato benissimo agli ultimi due presidenti del Consiglio, usati e buttati dall'eurocrazia, e non si vede perché questa volta dovrebbe essere diverso. Dobbiamo stamparci in testa che gli interessi della Germania non sono i nostri, anzi, commercialmente parlando, sono esattamente contrapposti: la morte di un'impresa italiana è la vita per un'impresa tedesca. L'approvazione della Merkel dovrebbe essere motivo di preoccupazione, non di compiacimento. La cancelliera tedesca fa benissimo a cercare la massima utilità per la Germania, e di certo non si è sognata di precipitarsi in Italia appena rieletta per domandare approvazione per le proprie linee di politica economica, cosa che invece ci ostiniamo a fare in una tradizione di continue umiliazioni che Renzi non ha pensato di interrompere: ogni volta che la Germania ha pensato di infrangere le regole europee (e ha iniziato subito sforando il limite del debito nei primissimi anni dell'euro) non ha certo chiesto prima il permesso: lo ha fatto e gli altri ne hanno dovuto prendere atto. Una politica di aggressione del risparmio degli italiani a favore di fondi salvastati utili solo ai creditori tedeschi e miccia di una possibile ulteriore fuga dei capitali delizierà Berlino. Prendere tempo spostando soldi da una tasca all'altra, senza risolvere nulla del pauroso gap competitivo che l'euro ha spalancato fra l'Italia e la Germania annullando il meccanismo di aggiustamento del cambio flessibile, strapperà applausi a Francoforte.

Attenzione a certi baci, potrebbero essere quelli della morte. Matteo Renzi si ricordi che è stato nominato premier degli italiani, gli applausi dei tedeschi sono quelli della squadra avversaria, non c'è da andarne troppo fieri.

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