La Volvo ha definito un piano per sviluppare automobili che non producano emissioni di scarico nocive insieme allanidride carbonica. È un piano che implica la continua ricerca di nuove soluzioni. Da questo complesso lavoro sono arrivate, già nel corso del 2009, sette vetture diesel ad alto rendimento con emissioni di CO2 molto basse, ma lambiziosa strategia della Volvo guarda, ovviamente, molto più avanti e si pone come obiettivo finale di questa fase la realizzazione di una serie di modelli ibridi della serie plug-in, i primi dei quali arriveranno nel corso del 2012.
Il percorso intrapreso, comè intuibile, prevede però vari step che sono destinati ad abbracciare lintero ciclo vitale delle auto: dalla progettazione allo sviluppo, dalla produzione allutilizzazione sino all'assistenza e al riciclaggio finale. Insomma, si tratta di un lavoro complesso avviato nel 2006 che prevede come primo punto darrivo il 2014.
Per realizzarlo la Volvo ha messo sul piatto un miliardo e mezzo di euro e realizzato il badge Drive, destinato a identificare tanto le vetture spinte da motori termici particolarmente parsimoniosi e puliti, ma anche le prossime automobili a Emissioni Zero. In sostanza, tutti modelli sviluppati seguendo le tre direttrici fondamentali del programma: la valorizzazione dellefficienza, limpiego di carburanti rinnovabili e lelettrificazione. Dopo quattro anni si può dire che sono già state coinvolte tutte queste aree. Infatti, già oggi nei listini della Volvo sono presenti numerose vetture - dalla C30 alla Xc70 - con consumi particolarmente bassi che si traducono in emissioni di CO2 che oscillano tra 104 e 159 grammi per chilometro.
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