«Io, trentenne comasco alla corte di Givenchy»

Riccardo Tisci è il più giovane direttore creativo di haute couture. E per la Casa della Hepburn ha scelto Maria Carla Boscono come musa

da Parigi

«Sognavo di scrivere qualche frase nel gran libro della moda, non avrei mai pensato di arrivare a una leggendaria maison francese». Riccardo Tisci, direttore creativo di Givenchy da 18 mesi appena, compirà 32 anni il primo agosto. «Sono il più giovane nel panorama dell’haute couture, ma dopo tre collezioni comincio a sentirmi un po’ più tranquillo, come a casa».
Ci vuole coraggio e immaginazione per paragonare la rarefatta atmosfera dello storico atelier di Avenue George V in cui si vestiva Audrey Hepburn con l’affollata casetta di Cermenate (Como) in cui è cresciuto unico maschio in una famiglia di nove figli. Ma Riccardo che ha perso il padre quando aveva 4 anni ed è stato allevato da una mamma «capace di moltiplicare la michetta per nove», fa questo e altro preso com’è dall’entusiasmo per il suo lavoro. «Sto vivendo un’avventura straordinaria, ho la possibilità di lavorare con un gruppo formidabile: tra le 20 persone che si occupano di alta moda c’è addirittura Monsieur Richard, il premiere con cui ha collaborato Monsieur de Givenchy negli ultimi 9 anni della sua carriera». Ieratico come una sfinge nel classico camice bianco, Monsieur Richard esce dalla stanza seguito da due inservienti che trasportano i modelli pronti per la sfilata di domani coperti da uno spesso lenzuolo azzurro. «Dal bianco potrebbero trasparire i colori» spiegano i vecchi couturier che il giovane Tisci ha il buon senso di rispettare senza lasciarsi intrappolare da un’estetica di altri tempi. Infatti la sua prima mossa da Givenchy è stata cercare una musa contemporanea e non in contrasto con la mitica interprete di Sabrina. Maria Carla Boscono è diventata così la nuova Audrey, un tipo davvero speciale. La seconda mossa è stata cercare Monsieur Hubert, giusto per dirgli «farò del mio meglio per non tradire la tua leggenda». Finora c’è riuscito. Infatti l’aristocratico couturier francese ha dichiarato: «Auguro tanta fortuna a questo ragazzo italiano, è molto bravo e beneducato».

Dire che ha ragione è poco. Non a caso nelle frenetiche ore che precedono la sua sfilata più importante Tisci trova il tempo di commentare l’onorificenza a Valentino: «È una gloria nazionale, sono troppo orgoglioso di lui».

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