Cominciata l'operazione "Soleimani martire". L'Iran alza il tiro e di fatto va a colpire direttamente le forze sul campo in Iraq di Washington. Un attacco missilistico infatti è stato sferrato contro la base aerea di Al-Asad in Iraq che ospita truppe statunitensi. Lo riportano media locali e statunitensi. Il presidente Donald Trump "è stato informato e sta monitorando da vicino la situazione consultandosi con il suo team di sicurezza nazionale".
A rivendicare l'attacco è proprio Teheran. I Pasdaran "hanno colpito la base aerea Usa Ain al-Asad in Iraq con decine di missili", annuncia la tv di Stato iraniana Press Tv. Il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica aveva avvertito gli Usa che ci sarebbero state "devastanti risposte nel caso di nuove aggressioni", è stato precisato dall'emittente iraniana avvertendo che i Pasdaran attaccheranno ogni regione che servirà da piattaforma per aggressioni Usa. Gli Usa temevano nelle ultime ore attacchi da parte di Teheran sul suolo iracheno. E Washington aveva innalzato lo stato di allerta per possibili attacchi con droni. La risposta da parte dell'Iran dunque non si è fatta attendere. Secondo quanto riporta il Pentagono l'attacco riguarderebbe due basi Usa in Iraq. Infatto sarebbe stata colpita anche la base di Erbil. Il Pentagono ha confermato che "oltre una dozzina di missili balistici" sono stati lanciati contro due basi Usa e delle forze di coalizione in Iraq. "E' chiaro che questi missili sono stati lanciati dall'Iran e hanno preso di mira almeno due basi militari irachene che ospitano forze Usa e personale della coalizione a al-Asad e Irbil", ha fatto sapere in una nota il Pentagono.
Nella base di Erbil c'è anche una parte del contingente italiano. I nostri soldati si troverebbero in appositi bunker. Tutti i militari italiani risulterebbero illesi. In Iraq adesso lo scontro è aperto. E gli scenari sono del tutto imprevedibili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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