Jean Prouvé, quando il design non è fine a se stesso

Oggetti, elementi architettonici in uno stile che lascia spazio all’utilità

Riflettori puntati su un pannello prefabbricato, una lamiera ondulata, o un primo esempio di banco di scuola doppio. Ecco sono questi prototipi tecnici di diverso tipo i protagonisti della mostra «Jean Prouvé, la poetica dell’oggetto» allestita all’Ara Pacis fino al 14 settembre. L’esposizione capitolina, dedicata al lavoro del celebre designer e architetto francese, rappresenta l’ultima tappa di un lungo percorso che ha visto esporre le opere di Prouvé, provenienti dal Vitra design museum e dal Centre Pompidou, in Germania, Inghilterra, Giappone e a Mantova, a Palazzo Te.
Ad accogliere i visitatori all’inizio del percorso espositivo la struttura in lamiera d’acciaio di una bicicletta e il suo rimorchio, realizzate nel 1941. In totale la mostra, che rappresenta la prima completa retrospettiva su un protagonista della storia del design organizzata nella capitale, propone oltre cento opere realizzate da Prouvé tra il 1924, quando apre il primo atelier a Nancy, fino alla metà degli anni Settanta. In gran parte (circa cinquanta) sono oggetti di design: spazio quindi ai banchi di scuola, se ne possono ammirare di diversi modelli realizzati intorno al 1940 ma anche il prototipo di un banco doppio del 1951, o anche a letti, c’è in mostra un modello del 1935 con lamiera d’acciaio laccata e legno. E ancora, sempre in acciaio, a un tagliacarte risalente al 1938.
Degne di nota un raro esempio della poltrona reclinabile «Grand repos», in lamiere d’acciaio laccato e tela del 1930; e le diverse versioni della «Standard Chair», in alluminio e legno compensato.
In mostra, insomma, tanti lavori, molti dei quali concretizzati per l’università di Nancy negli anni Trenta: si tratta della famosa linea «Cité», che comprende il letto, lo scaffale, la poltrona, la scrivania e la sedia; ma anche il mobile in legno e in lamiera, realizzato nel 1952 per la Maison de la Tunisie nella città universitaria di Parigi.
Una parte del percorso espositivo, è, invece, riservata agli elementi architettonici ideati da Prouvé e quindi si possono ammirare diversi modelli di architetture, come il padiglione per il centenario dell’alluminio a Parigi e la Casa Prouvé a Nancy.

Una ricca sezione di disegni autografi preparati specificatamente per le lezioni al Conservatoire National des Arts et Métiers e alcuni documenti cinematografici sui singoli progetti completano l’interessante esposizione.
La mostra, a cura di Bruno Reichlin e Franz Graf, resta aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle ore 19. Il costo di ingresso è di 6,50 euro.

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