Ci mancava solo il kit anti sgombero. Eppure i centri sociali sono arrivati anche a questo. Mentre in lista di attesa ci sono anziani e famiglie bisognose (e in regola) che sperano da mesi di avere una casa popolare, i no global inzigano gli abusivi. E mettono in guardia i più sprovveduti perché non vengano cacciati dalla casa che occupano senza averne diritto. Una guida che sprona alla lotta e all’illegalità.
Punto numero uno, si legge: «Non aprire la porta all’ispettore e digli che stai chiamando il tuo avvocato». Punto numero due: «Chiama subito il numero del comitato, non firmare nessun documento e, se l’Aler ti minaccia, fagli vedere l’articolo di giornale sul blocco degli sgomberi». Nel vademecum mica ci si limita solo a dare suggerimenti sulla difesa.
Si insegna anche a contrattaccare: «Chiedi all’ispettore i suoi dati per poterlo identificare». E in allegato si distribuisce perfino il modulo per schedare il povero ispettore dell’Aler, per segnalare se «ha sfondato la porta» o «cerca di obbligare l’inquilino a consegnargli le chiavi di casa».
L’abusivo deve poi consegnare la denuncia per il tentato sfatto alla sede del centro sociale di via Micene. Ogni martedì alle ore 18. Un’organizzazione che nemmeno al mistero. In base a che regola non si sa. Ma quelli del Cantiere anche stavolta diffondono «la loro legge» e giocano a fare la guerra alle istituzioni sulla pelle dei poveretti.
A condannare la malsana idea del kit è il vice presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato che, nei panni del vicesindaco, ha lottato per anni contro abusi e occupazioni.
Ieri mattina i centri sociali sono riusciti a impedire l’ennesimo sfratto. Gli inquilini regolari delle case popolari di San Siro avevano chiesto l’intervento dell’Aler per sgomberare una coppia di abusivi senza figli. Ma lo sgombero non è riuscito. A impedirlo sono stati i sovversivi del Cantiere, intervenuti sul posto per difendere i due abusivi. E, secondo De Corato, anche la volontà del Comune di chiudere un occhio sulla questione: «È grave - sostiene il vice presidente - che la polizia abbia rinunciato allo sgombero non solo per la presenza del Cantiere, sostenitore di Pisapia, ma anche perché il rappresentante del Comune, dopo essere stato avvertito, sullo sgombero ha avuto un atteggiamento ondivago, tanto da indurre la questura a sospendere gli sgomberi».
Fino a dopo Natale infatti gli sgomberi sono stati sospesi, ma questo non vuol dire che non ce ne saranno più.
Del capitolo abusivi e irregolari non si fa menzione nemmeno nell’intesa sottoscritta ieri da Aler, Comune e Regione: si parla si sicurezza, di riorganizzazione e recupero del patrimonio. Ma non degli sgomberi.
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