L’entusiasmo di Alemanno: «Siete tantissimi e anche bellissimi»

«Siete tantissimi, siete bellissimi, siete meravigliosi». D’accordo, alle volte le parole non vanno prese troppo alla lettera. L’entusiasmo, infatti, annebbia un po’ la vista. Ma Gianni Alemanno dal palco di San Giovanni, un milione di persone ai suoi piedi, non rinuncia a fare il padrone di casa felice: «Benvenuti nella Capitale d’Italia, grazie per averla invasa pacificamente», esordisce il sindaco di Roma per poi aggiungere: «Il Pdl ha mostrato il suo vero volto, quel grande motore che sta rinnovando l’Italia». Quanto al Lazio, c’è bisogno di ottimismo: «Il governo del fare esiste a livello nazionale, esiste a Roma, portiamolo anche nel Lazio, dove Renata Polverini deve vincere». Alemanno ha poi passato la parola a Silvio Berlusconi, attirandosi le ironie di Marco Miccoli, coordinatore cittadino del Pd: «Oggi (ieri, ndr) con Alemanno che fa il bravo presentatore sul palco al servizio di Berlusconi abbiamo raggiunto uno dei livelli istituzionali più bassi della capitale. Ormai è chiaro a tutti che ad Alemanno di fare il sindaco di Roma non interessa nulla, anzi lo vede come un intralcio. Lui punta a sostituire Fini nella leadership nazionale della destra. E per far questo si presta anche a fare il valletto di Silvio con buona pace di Roma e dei suoi innumerevoli problemi».
Piccolezze, come l’inevitabile corsa al ribasso del centrosinistra nella partecipazione a San Giovanni. Che non intaccano l’entusiasmo che ha contagiato anche gli esponenti locali del Pdl. Per tutti il coordinatore del Lazio del Pdl, Vincenzo Piso, che ha quasi la voce rotta dall’emozione: «Cosa devo dire, si commenta da sé. È una grande risposta di popolo». Alle stelle anche Gianni Sammarco, deputato del Pdl e coordinatore di Roma del partito: «Nonostante le profezie di molte Cassandre che parlavano di una base del Pdl delusa o rassegnata la nostra gente ha risposto numerosa, riempiendo già dalle prime ore una piazza impegnativa come Piazza San Giovanni. Tutti hanno compreso la ragionevolezza di una battaglia che il partito sta facendo per tutelare il diritto al voto di milioni di persone, che sarebbero private della possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Ringrazio fin da ora per la perfetta organizzazione i dirigenti e i quadri del partito di Roma e Lazio e naturalmente tutti i nostri militanti, cui non fanno mai difetto la passione ed il sacrificio. Nonostante tutti gli ostacoli incontrati in questa campagna elettorale siamo sempre più convinti di poter portare Renata Polverini alla vittoria e restituire alla Regione Lazio stabilità e buona amministrazione».
Tra gli episodi più divertenti del pomeriggio, la comparsa di decine di manifesti affissi sui bidoni dell’immondizia di via Labicana che raffigurano Emma Bonino con il volto di Piero Marrazzo, con sotto la scritta «Ti puoì fidare?», parafrasando lo slogan della candidata del centrosinistra. Manifesti che a metri di distanza sembrano i poster elettorali di Emma Bonino, ma a un esame più ravvicinato rivelano una sorta di ingegneria genetico-elettorale: al volto della leader radicale è stato sostituito con un fotomontaggio quello dell’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.

Allo slogan dell’esponente radicale è stato aggiunto un punto interrogativo. Un’idea che è piaciuta molto ai militanti, che li hanno fotografati con i cellulari e hanno anche tentato di staccarli per portarli a casa come souvenir.

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