L’incubo Parco Lambro Rave notturni, musica e "feste della sinistra"

Ogni sera schiamazzi. I residenti protestano, e il Pdl: "Gli indirizzi di organizzatori e presidente coincidono". E stasera ne discuterà anche il congresso, sull’onda delle 400 firme raccolte

L’incubo Parco Lambro Rave notturni, musica e "feste della sinistra"

Ogni sera un concerto. Ogni notte schiamazzi che turbano il sonno, bonghi che nel cuore della notte fanno rimbombare ritmi tribali e motorini che sgasano e rombano proprio sotto le finestre delle camere da letto. Da luglio per chi abita a ridosso del Parco Lambro dormire è diventato un vero e proprio lusso. E stasera ne discuterà anche il congresso, sull’onda delle 400 firme raccolte da Pietro Bissolati del Pdl. Prima c’è stato il «Lambro Life», poi è stata la volta della «Festa della sinistra unita». Deejay set, serate reggae e concerti dal vivo: un appuntamento diverso per ogni sera. Il risultato? Musica fino a notte fonda, gruppetti di giovani che si divertono bevendo alcolici e fumando marijuana, serenate extra a base di bonghi e canzoni stonate fino alle cinque del mattino. Il tutto a un passo dai condomini che sorgono sul finire di via Feltre. Un calendario fitto fitto. Sabato 23 luglio si sono aperte le danze. L’intento, va detto subito, è nobile: far vivere il Parco Lambro anche la sera, anche quando è buio ed è più facile che gli spacciatori la facciano da padroni. «Non ci lamentiamo dei concerti e delle feste – spiega Davide il cui sonno è turbato, ogni notte, dalla musica e dagli schiamazzi – avrebbero potuto montare la struttura per i concerti più lontano dalle abitazioni».
Per esempio nell’area limitrofa all’ex Capanna dello zio Tom, dove già si tiene la festa della comunità di don Mazzi. La movida inizia alle 19, quando il boccale di birra costa soltanto due euro: è l’ora dell'aperitivo. Alle 21,30 invece iniziano i concerti. L'ingresso è gratuito. E, soprattutto col bel tempo, il pienone è stato sempre assicurato. Ce n’è per tutti gusti. Dalla pizzica al latino americano, dal tributo ai Led Zeppelin all’hip hop. Ogni sera una festa. Ma, quando sul palco non c’è più nessuno a esibirsi, gli spettatori rimangono nel parco a chiacchierare, bere e divertirsi. Non mancano mai gli alcolici e, spesso, gli stupefacenti. «Gli organizzatori dei concerti – spiega un residente che preferisce rimanere anonimo – non si sono preoccupati di assicurare la presenza dei vigili affinché garantiscano la quiete al termine delle manifestazioni». Così le centinaia di famiglie che abitano vicino al Parco Lambro hanno passato intere nottate insonni (anche quando il giorno dopo si sarebbero dovute svegliare presto per andare al lavoro), finché negli ultimi giorni hanno deciso di fare una raccolta firme per andare a protestare in consiglio di zona. Fino ad ora il problema era stato messo a tacere proprio dal presidente del consiglio di zona 3, il rifondarolo Renato Sacristani. «La società che organizza gli eventi al Parco Lambro è la Liberamente srl – spiega Bissolati – e guarda caso l’indirizzo del domicilio di Sacristani e quello della società coincidono: è solo una singolare coincidenza?». Una volta diventato sindaco Giuliano Pisapia, la Liberamente srl ha ricevuto in appalto da Palazzo Marino l’organizzazione degli eventi da fare al parco. E, così, ha organizzato prima «Lambro Life», poi la «Festa della sinistra unita».


A metà settembre il centrodestra ha presentato una mozione per verificare se le manifestazioni hanno rispettato «le norme di sicurezza e di tutela» e «i termini previsti nelle autorizzazioni rilasciate» dal Comune. Non solo. Il Pdl ha anche proposto di individuare «aree più idonee a ospitare» in futuro i concerti. La risposta del centrosinistra? Sacristani ha fatto cadere l’urgenza e ha rispedito al mittente le richieste del Pdl.

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