Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dellOrchestra Popolare Italiana dellAuditorium Parco della Musica, continua la sua ricerca nel campo della musica tradizionale italiana presentando, martedì prossimo, il frutto del suo nuovo lavoro in un concerto. In realtà si tratta di un vero e proprio viaggio musicale attraverso la lunga esperienza di etnomusicologo e quindi di profondo conoscitore di ogni aspetto della musica popolare italiana. In particolare, racconterà quattro momenti salienti della sua «carriera»: dalla storia del primo strumento contadino acquistato al pericolo occorso nellatto di registrare la musica dei malavitosi.
Ambrogio Sparagna, figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT), studia Etnomusicologia alluniversità di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 dà vita alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma dove nell84 fonda la Bosio Big Band, unoriginale orchestra dorganetti. Nel 95 pubblica lalbum Invito e compone La via dei Romei. Lopera, che ha fra i suoi protagonisti Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie, viene accolta con ampi consensi al Grand Prix Italia 96.
Per il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi compone la cantata Un canto sudia pe li sentieri, trasmessa in diretta Rai per le celebrazioni leopardiane. Per il Giubileo compone una Messa popolare per soli, coro, assemblea, orchestra darchi e strumenti popolari che viene presentata a Ravenna e a Roma nella Chiesa di S. Ignazio. Pubblica lalbum Lavvenuta profezia, Viaggio nelle Pastorali e nei repertori del Natale.
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