Il diabete cresce in tutto il mondo, anche nel nostro Paese, con un'accelerazione importante anno dopo anno. Il 4,9% degli Italiani nel 2010 è stato colpito dalla malattia: erano meno del 3% all'inizio del secolo. Le cure ai pazienti sono efficaci merito dei diabetologi italiani motivati e ben preparati.Al pari dell'avanzare della malattia, crescono però i suoi costi. La London School of Economics ha elaborato un'analisi sulla malattia diabetica nei cinque Paesi europei: Germania, Francia, Italia, UK e Spagna. Il rapporto - Burden of Disease, Cost and Management of Diabetes - è stato illustrato in occasione di un incontro organizzato al Senato a Roma dall'Italian Barometer Diabetes Observatory, da Stefano Del Prato, dell'università di Pisa e presidente della Società Italiana di diabetologia.
«Alcuni risultati dell'indagine della London School of Economics sono illuminanti - ha detto Antonio Nicolucci, responsabile farmacologia Clinica del Consorzio Mario Negri Sud. «Incrociando i dati ottenuti dai ricercatori d'oltremanica con il prodotto interno lordo, si ottiene una fotografia di un'Italia -formica: con una spesa per curare il diabete che è la più bassa tra i cinque Paesi)».
Il necessario contenimento dei costi sanitari rischia però di vanificare i risultati acquisiti nella cura e assistenza al paziente diabetico. «Non vorremmo che fosse compromessa lattività fino ad oggi effettuata. Quanto è stato fatto non deve essere vanificato», afferma Giulio Mariani, responsabile del servizio diabetologico dellospedale San Carlo di Milano.«Stiamo lavorando per proporre modelli assistenziali che assecondino le nuove direttive regionali.
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