L’Italia del rugby cerca la storia contro l’Irlanda

Dunedin. Il cuore di Nick Mallett all’ultima curva. Un cittì emozionato alla vigilia della partita della vita, quella che da quattro anni tutti aspettano per capire se davvero, dopo sette tentativi, gli azzurri del rugby hanno le carte in regola per salire sul carro delle prime otto al mondo. Ottanta minuti contro l’Irlanda, un avversario che conosciamo bene ma con il quale non vinciamo dal ‘97 e mai in partite ufficiali. Ci siamo andati vicini quest’anno al Flaminio durante il Sei Nazioni.
L’Italia passa se vince la partita e non concede punti di bonus all’Irlanda. Non c’è altro nel fantarugby della vigilia. E allora Mallett guarda alla sostanza. Un solo cambio nella squadra, ovvio. Rientra Masi con McLean che torna in panchina. La parola d’ordine è fiducia e riconoscenza per un gruppo che lo ha sempre seguito, anche ora con l’arrivo di Brunel dietro l’angolo. Ha un nodo alla gola, il cittì quando parla dell’addio ma poi precisa che quella con l’Irlanda è la penultima partita non il canto del cigno. Intanto però si gioca tutto in una partita secca.
«Il cuore e il coraggio – sono parole di Mallett – possono fare la differenza». Non sarà una passeggiata.. E’ come se la sfida vinta all’Eden Park di Auckland contro l’Australia, abbia fatto risorgere l’Irlanda.

E dietro c’è tutto un Paese che sta letteralmente impazzendo davanti alla prospettiva di raggiungere il traguardo delle semifinali. Ognuno, insomma, cerca un posto nella storia.

Tv: domani diretta Sky 204 alle ore 9.30.

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