L’ultimo esodo dei romanisti: 10mila a Verona

L’ultimo esodo per l’ultima speranza. Saranno in 10mila i tifosi giallorossi che domenica prossima saranno a Verona per Chievo-Roma. Irriducibili che vogliono acquistare il biglietto della lotteria dei sogni, che vedono il Bentegodi come Lourdes: noi ci andiamo, chissà mai che non ci sia il miracolo? E comunque sarà festa. Festa per una stagione che resterà stampata nei cuori e nella memoria dei tifosi giallorossi al di là dell’esito finale. Ieri la società veronese ha fatto sapere che il settore ospiti del Bentegodi è già esaurito: 7mila posti in tutto, ma c’è da scommettere che in molti altri domenica mattina digiteranno «Verona» sul proprio Tom-Tom.
Certo, per sperare di vincere alla lotteria è fondamentale acquistare il biglietto. Leggi: battere il Chievo. Impresa tutt’altro che scontata visto che l’allenatore clivense Domenico Di Carlo a fare da arbitro dello scudetto sembra averci preso gusto («a San Siro contro la grande Inter si è visto il carattere del Chievo, questo è il calcio e questo dobbiamo fare anche contro la Roma», dice) e soprattutto che la squadra che arriva all’ultimo sprint tallonando la corazzata Inter non è stanca e affannata. Dopo Roma-Inter (del 28 marzo) i giallorossi hanno giocato buon calcio solo nel primo tempo contro la Sampdoria. Il resto, un mese e mezzo di mestiere, esperienza, motivazioni e nervi. Nervi che dopo il sorpasso subito dall’Inter proprio dopo il ko contro la Samp, hanno spesso giocato a sfavore, come nello psicodramma collettivo di domenica scorsa contro il Cagliari. La formazione per Verona è così piuttosto in alto mare. L’unica certezza è l’assenza di Riise che, squalificato, ha concluso in anticipo il suo instancabile campionato ma annuncia di voler andare comunque a Verona per incitare i compagni. Sul campo lo sostituirà Cassetti, con Motta confermato a destra e Juan e Burdisso inamovibili al centro e Mexes pronto a entrare se servirà blindare la retroguardia. A centrocampo dovrebbero giocare De Rossi, Pizarro, Perrotta e Taddei, con l’idea Menez dietro Totti. La partita contro il Cagliari ha sancito infatti le difficoltà di coabitazione tra il capitano e Toni, peraltro apparso in netto calo di forma. In dubbio Vucinic, che accusa ancora problemi alla caviglia. Ieri a caricare l’ambiente ci ha provato Juan, che ieri alla stampa brasiliana ha garantito: «Le emozioni che vivremo a Verona - ricorda il difensore della nazionale verdeoro - saranno le stesse di due anni fa, ma il risultato finale sarà diverso». Tre quarti di città spera che abbia «good vibrations».


Ieri è stata anche la settimana della mini-stangata subita da Francesco Totti dopo il calcione rifilato a Balotelli nel convulso finale di Roma-Inter di Coppa Italia. Il giudice sportivo ha dato quattro giornate al capitano giallorosso, che l’anno prossimo guarderà tutta la Coppa Italia (tranne l’eventuale finale) dalla tribuna o dalla tv. La società intende comunque fare ricorso.

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