Da ieri, con un gazebo alla fiera degli Oh Bej Oh Bej, la Lega ha organizzato una raccolta firme contro l'aumento del biglietto Atm «che il sindaco Sala e la sinistra vogliono imporre ai cittadini milanesi». É ormai nell'aria, il Comune è pronto ad alzare il ticket singolo da due euro a 2,20 nel corso del 2023. Anche nel weekend e nelle prossime settimane i leghisti saranno nei vari quartieri di Milano per promuovere «questa battaglia contro l'insensata decisione di Palazzo Marino. Sarebbe il terzo aumento in undici anni - ricorda il commissario cittadino Silvia Sardone -. Il centrodestra lo aveva lasciato a un euro, la sinistra vuole imporre un rincaro del 120%. In un momento di crisi, con tante famiglie in difficoltà, è veramente una scelta sbagliata e ingiusta».
Perchè, domanda Sardone, «la giunta non si impegna a combattere gli abusivi sui mezzi di superficie e quelli che saltano il tornello nelle metropolitane? Anche nella maggioranza di Sala ci sono polemiche e mal di pancia. Che senso ha la decisione del Comune di rafforzare gli assurdi divieti in Area B per disincentivare l'uso dell'auto e poi aumentare il prezzo del ticket?». Perché, incalza ancora Sardone che è consigliera comunale e eurodeputata, «vogliono colpire i cittadini invece di tagliare le consulenze e rivedere i servizi?
In Consiglio comunale il gruppo della Lega si sta impegnando con tenacia per bloccare l'aumento, ora portiamo questa nostra lotta nelle strade di Milano».
Oggi il leader del Carroccio e ministro delle Infrastrutture parteciperàad un sopralluogo in zona Gratosoglio e al termine farà il punto sui progetti Pinqua di rigenerazione dei quartieri popolari. E in settimana il Consiglio dei ministri deciderà la data del voto per le Regionali in Lombardia.
Matteo Salvini ieri mattina durante il vertice sulla legge di Bilancio a Palazzo Chigi avrebbe spinto per far votare sia domenica 12 febbraio che la mattina di lunedì 13, per evitare il pericolo dell'astensionismo e garantire la massima partecipazione possibile alle elezioni. Il premier Giorgia Meloni si sarebbe detto d'accordo sull'ipotesi ma avrebbe sottolineato che il tema sarà discusso nel prossimo Cdm.
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