Genoa-Cagliari si giocherà a porte chiuse allo stadio Rigamonti di Brescia domani alle 20.45, anziché a Marassi alle 15. La Lega di serie A ha accolto la richiesta dei due club di poter giocare all'orario fissato in un primo momento. La gara, in programma mercoledì sera alle 20.45 al Ferraris a porte chiuse, era stata anticipata alle 15 dal prefetto di Genova Francesco Musolino per motivi di ordine pubblico. La decisione era sta presa per limitare il numero di tifosi all'esterno dello stadio, dopo che una parte della tifoseria aveva annunciato la propria presenza domani sera nel piazzale dello stadio. Il nuovo cambio di orario è stato possibile grazie al pressing del Genoa che, in accordo con il Cagliari, ha chiesto e ottenuto dalla Lega di poter giocare alle 20.45 (diretta Sky gratuita al Museo della Fondazione) in contemporanea con Juventus-Lecce. Se la squadra di Cosmi perde a Torino, quella di Ficcadenti è salva con due giornate di anticipo anche in caso di sconfitta.
«Basterà che la Juventus batta il Lecce e noi saremo finalmente al sicuro. La salvezza ormai è a un passo, sarei un bugiardo a negare», ammette Cellino. Ciò non significa che per il Genoa domani sarà una passeggiata. Soprattutto per «questo» Genoa che non vince da quattordici gare. In difesa mancherà Kaladze, fermato da una distrazione muscolare alla coscia. Al suo posto è pronto Carvalho. De Canio ha già annunciato il turnover. Gilardino e Jankovic potrebbero partire titolari. Genoa-Cagliari sarà diretta da Mazzoleni di Bergamo. Intanto il giudice sportivo ha inflitto 8.
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