L'esercito nella discarica di Chiaiano

Uomini e mezzi dell’Esercito sono entrati nella cava di Chiaiano, a Napoli, per presidiare l’area dove dovranno essere avviati i lavori per la realizzazione della discarica. Proteste dei cittadini nel centro di Napoli

L'esercito nella discarica di Chiaiano

Roma - Questa mattina uomini e mezzi dell’Esercito sono entrati nella cava di Chiaiano, a Napoli, per presidiare l’area dove dovranno essere avviati i lavori per la realizzazione della discarica. È quanto si apprende da fonti vicine al sottosegretario alla ptresidenza del Consiglio, Guido Bertolaso. L’esercito avrà funzioni di sorveglianza del sito come previsto dal decreto legge del maggio scorso come avvennie già in altri siti, ad esempio a Acerra e a Sant’Arcangelo e a Savignano.

L'esercito nella cava di Chiaiano I mezzi dell’Esercito sono entrati nella cava di Chiaiano, a Napoli, dove sarà realizzata una delle discariche previste dal decreto legge del 23 maggio scorso. Il Dipartimento della Protezione Civile, in una nota, sottolinea che, "così come previsto dalla legge approvata ieri dal Parlamento in materia di gestione dei rifiuti in Campania, dalle prime ore di questa mattina le Forze Armate, supportate dalle Forze dell’Ordine, sono presenti nel sito di Chiaiano (Napoli) per consentire l’avvio dei lavori per l’allestimento del sito". L’ingresso nell’area dei mezzi e del personale dell’Esercito - viene aggiunto - "è avvenuto senza alcun tipo di problema". Secondo la Questura di Napoli, la situazione nei pressi del sito di Chiaiano è tranquilla. La polizia ha scortato i camion dell’Esercito che hanno preso possesso dell’area della cava. I militari della task force Garibaldi hanno allestito anche il loro campo. La polizia vigila dall’esterno l’area della cava destinata ad ospitare la discarica.

Proteste nel centro di Napoli Avanti e indietro sulle strisce pedonali, con il traffico di conseguenza paralizzato nel centro di Napoli: è la prima risposta, attraverso il metodo dello slow walking, dei comitati di Chiaiano e Marano contro l’ingresso dell’Esercito nel sito di Chiaiano. La protesta è iniziata da via Marina, nell’area antistante il Molo Beverello, è si è spostata ora in via De Petris. L’intenzione, annunciata dai promotori, è quella di "depositare raccolta differenziata autogestita sotto Palazzo Salerno", sede della struttura di supporto del sottosegretariato ai Rifiuti.

"La militarizzazione della cava - secondo i promotori della protesta - era un evento previsto, vista l’approvazione del decreto, ma non per questo meno accettabile. La lotta va avanti, la battaglia è lunga. La discarica non si farà".

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