«Se non vogliamo, a breve, ritrovarci di nuovo in Italia le persone che abbiamo appena allontanato, le autorità romene dovrebbero applicare loro qualche misura restrittiva e di controllo, come lobbligo di residenza nel loro comune o il ritiro del passaporto. Il problema è che non lo faranno mai: non ci sono accordi bilaterali veri e seri tra i due Stati. Senza contare che le autorità romene sono molto deluse dalleccessiva fretta mostrata dagli italiani nellattuazione di questo decreto».
La polizia milanese nutre poche illusioni sulloperazione «deffetto» del governo. Un decreto legge approvato in fretta e furia che solo una città come la nostra, con operatori del settore (il prefetto Gian Valerio Lombardi in testa) che, in questo senso, hanno fatto scuola a tutta Italia (le disposizioni attuative, infatti, sono arrivate solo ieri, ndr) ha potuto gestire in maniera decorosa traducendo nel miglior modo possibile la volontà dei vertici di allontanare soggetti che «creano allarme sociale».
«È vero. Una volta allontanati, secondo il decreto legge, questi romeni hanno davanti a loro tre anni durissimi se decidessero di tornare comunque in Italia e venissero fermati, controllati e riconosciuti come fuorilegge - ci spiegano ancora in via Fatebenefratelli -. Ma a molti di loro questo interessa ben poco. E, comunque, non è difficile immaginare che sono parecchi coloro che proveranno a tornare, sperando, almeno per un po, di farla franca».
E, a quel punto, lo Stato dovrà farli arrestare di nuovo, condannarli, sobbarcarsi le spese di mantenimento nel centro di prima accoglienza e quelle dellaereo per rimandarli in Romania. E, a proposito di spese, bisogna sfatare un mito. «Gli 80 euro di costo del volo sono una bufala, non cè nessun prezzo politico - spiega la polizia -. I quattro che abbiamo già allontanato sono partiti con un volo Alitalia di sola andata del costo di 492 euro ciascuno». E qualora, uno dei prossimi romeni facesse le bizze e si rifiutasse di salire in aereo, il prezzo del biglietto va moltiplicato per i due uomini di scorta che spettano come accompagnatori a ogni soggetto del genere. E che, naturalmente, devono ritornare in Italia, per un totale di 2mila 460 euro solo di biglietti daereo e solo per laccompagnamento di una persona allontanata. Denaro che il governo, comè ovvio - visto che questo decreto legge non era previsto - non ha messo a bilancio.
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