Roma - "La Lega si sente vicina alla posizione della Germania". In mattinata era stato il leader Umberto Bossi a schierare il Carroccio al fianco delle perplessità tedesche sulla risoluzione Onu rispetto alla Libia. Dissenso aperto ma senza il voto contrario nelle commissioni parlamentari. Nel pomeriggio, infatti, è stato fatto il voto in due tempi causa assenza dei deputati leghisti sulla risoluzione che impegna il governo a dare piena attuazione alla risoluzione Onu che istituisce una no fly zone in Libia. Così come la Lega anche l'Italia dei Valori ha disertato la votazione sull'impegno militare dell'Italia.
La spaccatura a Palazzo Madma Dopo le comunicazioni alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato riuniti dei ministri degli Esteri, Franco Frattini, e della Difesa, Ignazio La Russa, il Parlamento si è "spaccato", nel senso che i senatori sono rimasti nell’Aula della commissione di palazzo Madama e votato una risoluzione presentata con la firma di tutti i capigruppo ad eccezione di quello dell’Idv, mentre i Deputati, che in un primo momento dovevano votare al Senato, sono tornati invece a Montecitorio. L’impasse è stato dovuto alla necessità che le commissioni della Camera in trasferta al Senato vedessero rappresentati tutti i gruppi parlamentari. Il problema, però, è stato che nessun deputato della Lega ha partecipato alla riunione e questo è bastato per impedire il voto congiunto. Anche alla votazione delle commissioni del Senato i leghisti non hanno partecipato, ma questo non è stato ostativo al pronunciamento della Camera Alta.
Lega assente anche alla Camera Via libera bipartisan dalle commissioni Esteri e Difesa della Camera, dopo quelle del Senato, alla risoluzione che autorizza il governo, sulla base della decisione dell’Onu, a partecipare attivamente con gli altri paesi disponibili alla difesa della popolazione civile libica. Come già a Palazzo Madama, al momento del voto erano assenti i rappresentanti della Lega Nord. Assenti anche i parlamentari di Iniziativa responsabile, che avevano però sottoscritto il documento, a differenza della Lega. Si sono astenuti anche i deputati dell’Italia dei Valori che avevano presentato una propria risoluzione, che come a Palazzo Madama è stata respinta.
L'Idv: "No all'impegno diretto" Per i capigruppo Idv , Fabio Evangelisti e Stefano Pedica, "la risoluzione votata al Senato sulla Libia è insufficiente, in quella presentata dall’Italia dei Valori abbiamo sottolineato la necessità della revoca dello scellerato Trattato di amicizia prima di prendere ogni iniziativa". "Le argomentazioni per cui il trattato sarebbe superato de jure è risibile - aggiungono i due dipietristi - al di là del diritto serve una presa di posizione politico-istituzionale ed è quella che abbiamo proposto. In serata si riunirà la commissione Esteri della Camera, in quella sede riproporremo la nostra risoluzione e ci asterremo su quella presentata dagli altri gruppi". "Ricordiamo - continuano - che il trattato all’articolo 4 afferma che ’l’Italia non userà, nè permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia e la Libia non userà né permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro l’Italià.
L’articolo 5 precisa invece che 'le parti definiscono in modo pacifico le controversie che potrebbero insorgere tra di loro, favorendo l’adozione di soluzioni giuste ed eque, in modo da non pregiudicare la pace e la sicurezza regionale ed internazionale'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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